martedì 30 agosto 2011

E chi ti becco in vacanza?

Questi due tipi qua:
 un tip top e un Pogo 2 belli pronti per la prossima cavalcata oceanica...che ad avere il tempo di stare lì ad ascoltarli ne avrebbero di planate da raccontare ' sti due.

lunedì 22 agosto 2011

Come un missionario nelle indie occidentali

questi bambini impareranno le tack'n'hoist grazie a lui: non merita una beatificazione per direttissima?
Con ordine e strategia ho preso i laseristi della nutrita flotta LNI, uno al giorno, e li ho portati fuori per iniziarli alle gioie del 470…in pratica sto cercando di convertirli a colpi di tangone sulle rotule. L’operazione dovrebbe dare i suoi frutti, perchè sperabilmente i laseristi in questione scroccheranno una barca vecchillima della LNI per la regata zonale che si farà da noi a fine stagione. Durante le ferie sono uscito 4 volte in una settimana sempre con equipaggi diversi: in pratica ho fatto il velista sociale. Nello specifico sono uscito con:
  • Luca Mercurio: laserista radial da 80kg (quindi radial solo per motivi di età) l’ho piazzato a prua e ha deciso che il barber è la sua manovra preferita. “corr ti cazzo il berber? Ti mollo un cm di barber? Aspetta un attimo che ti devo regolare un peletto il barber” il rientro sul laser è stato traumatico, senza neanche un barberino piccolo piccolo.
  • Paolino Lachi: il primo giorno che porto fuori Luca ci snobba dicendoci: “no che se esco su un'altra barca perdo la sensibilità, devo fare un campionato italiano, IO (di laser 4.7 Ndr)” e intanto cerca di salire a bordo con ogni mezzo…ci chiede pure se lo trainiamo tipo sci nautico…dopo la doverosa presa per il culo di 36 ore filate, due giorni dopo usciamo e lo piazzo al timone: nonostante la devastante perdita di sensibilità, di bolina va che è un piacere, di poppa ha qualche problemino, lo spi non lo addomestichi in un ora. Però sa timonare, punto.
  • San timoniere ufficiale: riesco a strapparlo per un sabato dalla famiglia, e stiamo fuori per un 2 ore abbondanti, con poco vento (sic!) però, per sant’elpidio scappellato, quando esco con lui è tutta un’ altra cosa. Si manovra, si va, si manovra al limite del paranormale (ovvero fare una normalissima issata in gybe-set con uscita al lasco per farci gli splendidi con gli allievi della scuola vela sulla stenella, ancora lei!). Il miglior allenamento del periodo.
  • Fragliotta girl: quando già pensavo di dover ritornare sul laser, chi ti becco in giro per strada (mentre pensavo fosse dispersa per l’Europa)? Fragliotta girl! che fai domani… quando parti… si si ok…insomma la ribecco al volo e ci spariamo un’ allenamento di straforo, 4-5 nodi e un ora e più per aspettarli, ‘sti bendetti 4-5 nodi. Poi fuori alterniamo i ruoli, facciamo manovre, manovre e ancora manovre… al rientro per metà voleva uccidermi per metà si era divertita. Mhhh…spero molto nell’altra metà.
Be’ insomma almeno sono andato un po’ in barca…prima di andare a Barça!

mercoledì 17 agosto 2011

E veleggiata sociale fu

Vogliate perdonarmi per la lunga attesa ma ho passato giorni di dolore travaglio e sagre paesane per cercare di metabolizzare l’affronto e il disonore della veleggiata sociale di cui sotto.
Eccoci qui, dopo le immeritate ferie d’agosto. Andiamo con ordine, per prima cosa la grandiosa regata sociale.
  • Grandiosa perché c’erano 26 barche di varia natura ed estrazione,
  • grandiosa perché c’erano 26 kg di porchetta
  • grandiosa perché c’erano 26 litri di vino…
  • grandiosa e basta, perche alla fine siamo tornati a casa tutti col sorriso stampato in faccia.
Io ho partecipato con fragliotta girl, che ormai è abbastanza una conferma: confermo che dorme beata per i primi 20 minuti ma poi si sveglia e si trasforma in una velista vera…basta saperlo, e dargli gli appuntamenti con l’ora illegale.
Prima le brutte notizie: mi sono fatto fregare dalla stenella federale, la tanto bistrattata stenella federale, e udite udite da uno snipe…ebbene si…Ma a onor del vero c’è un motivo per questa debacle: la stenella imbarcava 4 impuberi che sommati non facevano 80 kg + un istruttore, il temibilissimo snipe era in assetto familiare padre prodiere + figlia timoniera (di optimist) taglia scricciolo. C’erano 4 nodi scarsi.
Appuntamento la mattina all’alba, per fare l’assetto. È una veleggiata sociale, accanto a me sta armando un dinghi di legno del ’38, sul Classe A ci vanno su in tre, ma noi facciamo l’assetto, prebend, rake e tutto il circo al completo. Ecchecaspio, siamo velisti di classe olimpica! dobbiamo darci un tono!
 Datti un tono, prendi mezzo giro alle crocette!
 Partenza da terra, in pieno stile “Le mans” e quindi mi tocca pure correre, ma pensa te. Il prepartenza è carico di tensione, da una parte i prodieri con le barche in acqua che scalpitano come purosangue alle gabbie, dall’altra sulla spiaggia i preparativi che della partenza che “aveva lo stesso rituale della partenza dei 100 metri di una finale olimpica” [cit.]
In acqua, prima del via, recupero la fragliotta al volo per un briefing dell’ultimo minuto:
 
Corr (in sindrome competitiva da olimpionico mancato, 315 parole al minuto): allora devi stare attenta a questa barca qui, questa e quest’altra… mi raccomando difendi il sopravento, e quando arrivo cazza il fiocco prima di salire, mentre con l’altra mano spingi la barca, e contemporaneamente ti giri per guadagnare due decimi di secondo nel caso dovessimo fare una tack’n’hoist al volo…
Fragliotta girl (in sindrome sonnacchiosa da caffè mancato): eh? Che ci devo fare io co ‘sta barca?
C: ti dicevo…dunque se qualcuno ti scade addosso anche di un centimetro tu urla come una banshee e fatti rispettare eccecaspio!
FG(con la faccia appoggiata in coperta): ronf…
C: ok, ho capito, tu stai qui, io arrivo di corsa, salti su e andiamo ok?
FG: mmmhh…ok…però mi sa che la prima issata te la faccio male…zz…zz
C(lampo omicida negli occhi, ringhio sommesso): visto che la prima issata è anche l’unica io dico che la fai bene!
 
Quando mi ci impegno so essere convincente, non c’è dubbio. E per la cronaca l’unica issata della giornata è andata uno zucchero, a parte un lieve tremore della fragliotta girl.
Partenza, tutti in piedi, dietro la linea tesi come corde di violino. allo start copro i 30 piani in 9” 84 salto in barca come un salmone che risale la corrente, mi carico la fragliotta afferrandola per l’apposita coda e partiamo sparati verso la boa di disimpegno, più o meno in assetto. Piu o meno…
noi, più o meno in assetto...
Giriamo secondi in reale dietro l’odiabile stenella, che fila velocissima. Il percorso è una costiera verso nord, e c’è il solito scirocchino soffice, ergo dopo la boa diamo spi e scopro con orrore il dramma della giornata: la stenella maledetta ha un angolo di poppa pazzesco! Scende che una bellezza, mentre io se poco poco provo a poggiare mi pianto. E allora rimaniamo più alti, e mettiamo in conto una strambata in più, amen. Tutti gli altri sono dietro di alcuni Parsec, impossibile fare conti realistici. Il ritorno è di bolina, e miglioriamo un po’ la nostra situazione, visto che camminiamo un po’ di più e il vento sale fino ad uno sporadico trapezietto. All’arrivo siamo un paio di minuti dietro, in reale. Noi ci abbiamo messo poco meno di un ora, insomma abbiamo camminato abbastanza, per essere una corsa dei cavalli. 
A terra scopriamo con orrore che siamo terzi: che disonore! veniamo premiati con un coltello (per tagliarci le vene) e con un boccione di vino, per ubriacarci e dimenticare. Infatti il mefistofelico snipe che in reale era ad alcune giornate di navigazione risulta essersi infilato tra noi e la stenella, finendo secondo. Bravo lui (anzi lei), un po’ meno noi…
Icaro, il mio disonore da oggi in poi

venerdì 5 agosto 2011

La versione poco ortodossa del triathlon!

Dopo il primo -non disputato ma mangiato- evento che ho corso con l’eurotimoniere, siamo arrivati alla seconda velegg-pesc-gara di torte sociale dell’anno. L’eurotimoniere di cui sopra si è sacrificato sull’altare dell’organizzazione, di conseguenza io ho convocato per direttissima la fragliotta girl, sia mai che vado in laser…
L’evento ha un piglio deciso e prevede una classifica combinata con i pescatori: il calcolo della punteggi è semplicissimo, sia detto x il peso del singolo pesce pescato, si definisce f(x) come funziona monotona crescente della massa del pescato complessiva. Ora se:
 f’(x) = [T*f(x) * g(x)] / Y
allora risulta evidente che ln (g’(y)) sarà pari al punteggio complessivo, dove T è il tempo impiegato dalla barca in gara, g(y) è la funzione che descrive il suo numero yardstick in funzione del tipo di pesce pescato (ovviamente ad esempio una sogliola avrà un numero inferiore rispetto ad una mujella) ed Y rappresenta il valore della g(y) riferita alla specifica barca. Chiaro, no?
Io so solo che alle 10 in punto devo stare con la barca in acqua…
Nel tardo pomeriggio c’è anche una gara di torte, quindi la giornata nel suo complessi di domani riunisce tutti i soci della nostra amata LNI: i pescatori, le cuoche e i velisti famelici, che sbraneranno tutto ciò che capiterà loro a tiro.
Vi farò sapere com’è andata, se mai riusciremo ad accaparrarci un super-calcolatore del CERN…

Stay tuned

martedì 2 agosto 2011

I miei complimenti

I miei complimenti alla Zona che ha annullato il CACO 2011 (decisione ragionevole e poi spieghiamo perché*) senza dare uno straccio di notiziola a riguardo. Neanche a me che sono delegato di classe 470, e che magari una comunicazione ufficiale mi avrebbe fatto comodo…una mail, un piccione viaggiatore, un messaggio di fumo, niente.
 A Estiquazii        interessa CACO!
La verità è che quando le cose vanno allo sbando il primo segnale è il menefreghismo della struttura portante.

* Il CACO era stato messo a calendario per il 29-31 luglio a Pescara presso al LNI. Peccato che:
  1. a Pescara, l’ultimo week end di luglio, proprio in zona madonnina (e quindi a 3 metri lineari dal circolo) si fa la Fesct’ de lu DDie Bbiond! Ovvero Sant’Andrea, con tanto di giochi, giostre, calcinculo e pesce fritto. Per attraversare a piedi l’area in orario di punta ci vogliono dalle 2 alle 3 ore. La zona di spiaggia davanti al circolo è off limits, perché preparano i fuochi d’artificio. Il 31 si fa la processione in mare, e il mare è altrettanto inaccessibile se non sei un peschereccio da 140 tonnellate: proprio l’ideale per gestire un evento parallelo che richiede carrelli e barche in movimento. Del resto non era prevedibile…in fondo è solo una festa della tradizione pescarese che va avanti da quando i pescatori usavano le vele al terzo. 
  2. facciamo fatica a trovare i giudici e posaboe per un campo di regata dei laser a maggio figuriamoci a metterne su 3 in contemporanea, in periodo ferie…
  3. come già detto l’anno scorso gli atleti qui sono multiclasse, laser+470, laser+snipe, 470+posaboe…

lunedì 1 agosto 2011

Quinta regata zonale laser – flashes & segnaleiscions

la prima partenza, dove io non sono visibile, però si vede parte del mio albero. Niente domande, chiaro?
Iniziamo con le segnalazioni: le foto fatte da Daino minor le trovate al solito posto, così come l’articolo della regata e le mie pagelle, tanto amate dagli atleti, ma mai quanto dagli allenatori. C’è anche un video della seconda partenza, in cui si vede come sono partito in ritardo, in compenso c’è una foto della prima partenza in cui si vede come sono partito coperto. Si si, ho fatto dei partenzoni a questo giro… Ora veniamo alle mie impressioni salienti:
  • seconda regata con aria nel giro di una settimana. Ho capito che cinghiando si può lottare con gli altri, ma (almeno per me) reggere il passo per due prove è off limits. In genere inizio a perdere pezzi alla seconda bolina.
  • Tanto per dire all’ultima bolina di giornata il daino mi ha passato senza dire A, e dire che stava dietro. Io poi gli ho restituito il favore, ma solo perché lui si è addormentato un attimo…
  • Partenze si e no. Ovvero: inzio a partire, partire bene con continuità è un'altra cosa. Esercizi di sitting necessari
  • Gran miglioramenti in strapoggia, nel senso che adesso riesco a non uccidermi. La velocità è ancora bassa…però non così bassa. In una poppa ad Ortona ne ho ripresi due.
  • Il l'equiazione cinghie&peso è relativa perché Rodolfo peserà si e no 2-3 kg più di me, è più basso e stava sempre davanti. Forse, ma dico forse, perché sa portare la barca? No è sicuramente perché ha delle cime del vang violette.
  • Devo cambiare la scotta del vang: questa è troppo cicciotta e non è violetta, mi sento un emarginato.
io che scappo rapidamente dalla boa di poppa. nella direzione sbagliata. ho detto NIENTE DOMANDE!