mercoledì 25 aprile 2012

Terza Zonale Laser


c'erano quasi 30 nodi , CHIARO?
Domenica, c’è regata laser al circolo di casa. Siccome noi siamo un po’ megalomani, ci presentiamo all’appuntamento con millemila nodi di garbino, mica facciamo le cose in piccolo noi…
Con tutto questo vento io di solito non penso neanche ad armare, al massimo mi affaccio per controllare che i teli copribarca stiano al loro posto. E invece. E invece armo, anche se un po’ titubante, e mi cambio perfino.
Il garbino è un vento che rientra perfettamente nella categoria bastardi, per i seguenti motivi:
  1. È rafficato con cattiveria, in certi momenti sembra che ti debba strappare i numeri velici dalla vela, in certi altri ci riesce. 
  2.  Le raffiche sono dall’alto verso il basso con un orientamento studiato per favorire la scuffia e/o la straorza. 
  3.  Non soffia mai a meno di 28 nodi, e dura per 16-20 ore ininterrotto. 
  4. Tira verso mare, roba che se dai spi e poi non sai perché l’hai fatto è un attimo farti recuperare in Croazia.
L’unica cosa buona è che non alza onda*.
Insomma quando c’è garbino è meglio ti fai i fatti tuoi, o che sei un velista con i controcazzi. Io purtroppo non sono particolarmente controcazzuto, e i fatti miei non me li sono fatti. Che ci voi fa’  è la vita!
Ad una certa, mentre il vento solleva la ghiaia dalle aiuole, La barca giuria dal largo chiama gli atleti in acqua: Iacopo, che non è esattamente normale, è già a fare manovre da due ore “per scaldarsi” gli altri si avviano, io fischietto facendo il vago e conto i petali di un geranio lì vicino. 
Ci sono da 25 a 30 nodi, e io faccio finta di niente e guardo quella nuvola a forma di lemure. Mentre sono intento a contare i granelli di sabbia contenuti in un pugno, finisce la prima prova e il fastidioso vento sembra calare. L’ultimo minimo barlume di saggezza crolla alle 12:47 quando il vento sembra calato per davvero, e decido di raggiungere la flotta per la seconda prova, insieme ad altri due ex-prudenti. La nostra presenza sul campo di regata si può riassumere così: andiamo, scuffiamo  e torniamo.
Il vento era calato ‘sto cazzo. 
Sono bastati 10 minuti nell’area del prepartenza per capire l’enormità della stupidaggine compiuta…e poi ci ho messo una giornata intera a capire che la vera cazzata a quel punto è stata tornare a terra con la scotta tra le gambe, ormai mi ci trovavo potevo pure partire! Soprattutto visto che la prima bolina era verso terra, alla peggio mi ritiravo alla prima poggiata. E invece no, alla terza scuffia (di quelle belle, uno schiaffone in acqua proprio ben fatto) mi crollano i nervi e mollo la presa, tiro dritto a terra mentre la flotta sarebbe partita 10 minuti dopo più o meno sulla stessa rotta.
Minchione….
L’articolo e le foto li trovate qui, as usual

*nel breve periodo in cui ho gironzolato intorno alla barca comitato il vento era tale che si alzava un’ondina rispettabile e a tratti bianca in cresta verso il largo, a soli 700 metri dalla costa: mai vista una roba del genere…

lunedì 23 aprile 2012

Quando dici Altura Spettacolo


quando dici un bell' incrocio...
Il campionato CIAVA ORCi sulla Strega II è iniziato con una partenza primi in barca sullo sparo è un incrocio davanti (si, si, DAVANTI) a MAN (si si proprio lui, nero e cazzutillimo) a metà prima bolina. Il resto non me lo ricordo, e sono sicuro che neanche sia fondamentale.
Tra l’altro ho visto MAN fermo  a metà prova con le vele ammainate, e ho pensato subito ad un problema serio. E invece ho scoperto poi a terra che semplicemente non avevano passo e si sono fermati&ritirati dalla prova per mettere mano ad albero, mastjack, cip&ciop, D1, D2 e tutto l’ambaradan: mi sembra giusto, un bel DNF è sempre meglio di un merdesimo…mah....

lunedì 16 aprile 2012

Pensierino filosofico/2

Domenica, allenamento con scirocco da 13-15. Allenamento sui laschi, dalla diga al traverso di piazza Duca è un' unica, lunga, continua e ininterrotta planata...
abbiamo percorso la rotta rossa a velocità warp!

durante la quale ho dedotto che, in base a quanto filosofeggiato prima, se il 470 fosse una donna sarebbe così:

Siamo saliti sull'onda che ci precedeva.
2 volte.

WOW.

martedì 10 aprile 2012

Pasqualità

Ho scoperto che la premiata e italiana non svizzera ditta Novi produce l’assuefattore, ovvero un uovo di ciocconocciole da cui non riesco a staccarmi. Questo è il fatto più importante del weekend appena
trascorso. Seguono a ruota i seguenti eventi:
  • Sabato sant’Elvira (beatificata a Cagliari nel 2000 per gli smemorati)benedice il mio 470. E subito dopo  sconvolge le mie poche e ben confuse certezze in fatto di tangone, sconvolgimenti che metterò in pratica
    senza frapporre indugi alla prima occasione. Per inciso con poco vento alzare il tangone.  Parliamo anche di centre da vento leggero e io perdo il sonno per questo.
  • Venerdi mi sono giocato il jolly bel tempo, ho il pomeriggio libero ed esco in laser. La squadra è fuori (dalla mattina! Questi stanno fuori) e io mi accodo per fare un po’ di regatine da 2 giri in 10 minuti con loro. Dopo circa un ora rientrano, io resto un altro po’ a fare manovre con Enrico il Bagnino, tutto molto bello. Scirocco steso da 10 nodi a calare.
  • Sempre sabato dovrei uscire con l’eurotimoniere ma vento nisba, facciamo centre e manutenzia giusto per fare qualcosa, è pure nuvolo. Le nostre centre sono piuttosto anomale e controcorrente,  non sappiamo più che inventarci per far andare ‘sto barchello con aria da genuflessione. L’unica cosa buona è che dall’altra parte del
    mediterraneo Giulia e Giovanna stanno asfaltando tutte a Palma. WOW 
  • Domenica mattina il tempo sarebbe bellissimo, ma…pranzo di pasqua…
  • Lunedì c’è un vento che volano le mucche, e vola pure uno zef che sembra una vasca da bagno  addosso alla mia adorata. Non c' pace per i dannati...Scappo al circolo per vedere i danni mentre la mia adorata (umana) mi sostituisce alla griglia, per fortuna non ci siamo allontanati da Pescara. Danni nulli o quasi, spavento e incazzatura. Passo una buona mezzoretta a spostare e raddrizzare barche di proprietari che meriterebbero la fucilazione per l’incuria dimostrata.
  •  e poi niente vi segnalo una new entry nel blogroll, un giuovinastro di tante idee e pochi soldi che condivide la religione della sacra carena planante.

domenica 8 aprile 2012

Pensierino filosofico

"una barca che non plana e' come una donna senza tette"
niente, la digestione pasquale ha partorito questa perla...

mercoledì 4 aprile 2012

e si torna in 470...con un po' di fortuna!

Come già ebbi modo di dire qui, la vela è una questione di chiappe.
Per sviluppare la giusta sensibilità è necessario allenarsi, allenarsi e allenarsi ancora, uscire e manovrare fino a quando non ti viene a nausea e poi manovrare ancora finché non ti riinizia a piacere.  Non ci sono scorciatoie, è così e basta. Io e l’eurotimoniere facciamo tutto il possibile per attenerci a questa regola aurea,  e sabato siamo usciti bassi e diagonai per fare manovre, nel vento ad intermittenza che c’era. Dal trapezio in piena potenza al genuflesso, con tutte le sfumature intermedie, per fortuna niente onda anche nei omenti di raffica, quindi planate  anche di bolina. Rare ma goduriose. Ovviamente con tutto l’armamentario tecnologico che ci portiamo dietro
ogni nostro gesto viene ripreso e immortalato, io ci tengo a rivedermi mentre manovro tante le volte ci fosse un qualche imperfezione occulta nella mia tecnica “quasi” perfetta. Questa è un issata:
  e questa è una strambata:
questione di chiappe appunto…