martedì 23 settembre 2014

Divertirsi in snipe

“Solo i sith vivono di assoluti”
Obi Wan Kenobi

Ebbene si, ho fatto una regata snipe. E mi sono divertito (e l’ho anche vinta, se avessi perso non sarei tanto divertito sia chiaro).
Domenica, c’è il Velandiamo, il Velandiamo costa 40€ e ci sono si e no 4 derive iscritte. Domenica c’è regata zonale snipe, Rodolfo ha bisogno di un prodiere e di barche iscritte ce ne sono ben 6 (eh be’ allora…una flottona). Tre le due opzioni scelgo la seconda.
Due prove, non un passaggio di boa scontato, un vento minimalista e a macchie. Noi giriamo rugginosi (non è che sia uno snipista io, e pure Rodolfo non esce da un po’) abbiamo delle vele che definire da regata è una gentilezza, però tatticamente siamo piuttosto svegli. Rettifico: lui è piuttosto sveglio, io sono solo volenteroso e incrollabile, anche quando passiamo da 1° a 4° nel giro di una bolina. se perdiamo 4 posizioni con un bordo noi, lo possono fare anche gli altri. 
La prima prova iniziamo dietro, recuperiamo, andiamo in copertura e chiudiamo secondi. Il presidente sull’ air force one è qualcosa di alieno che rimolla mezzo lato a tutti gli altri, noi neanche ci avviciniamo, gli altri sono come noi, solo hanno beccato più buchi di vento di noi.
La seconda prova è più o meno uguale come vento e salti, solo che  partiamo bene e giriamo primi la bolina, giriamo primi a poppa e giriamo quarti la seconda bolina. In poppa ci giochiamo tutto a sinistra, vediamo un po’ di scuro…lo vediamo solo noi e il presidente. alla fine del lasco siamo secondi dietro al presidente, che comunque ha un distacco consistente: parliamo di lunghezze non di metri. Manca solo la bolinetta finale, noi andiamo subito a sinistra (gira ancora?) e inspiegabilmente il presidente che dovrebbe solo virarci addosso non ci copre…alla fine tagliamo noi sul pin e lui a metà linea, noi avanti di 1 secondo. Viaggiando a tre-quattro nodi significa una metrata scarsa sulla VMG. Abbiamo vinto la regata di un metro.

Bello, anche se in snipe. 

mercoledì 10 settembre 2014

Novanta

Venerdi.
Esco dopo il lavoro, ma c’è poca aria e onda di scaduta. Non è proprio il massimo, trapezietto faticoso e lavorato, se va bene stendo le gambe 5 secondi ogni 40. Si fa quel che si può: e quel che si può è una bolina sbattosa con la base tutta mollata e poggiatissimo a cercare un minimo di pressione. In queste condizioni ho navigato poco quindi non ho la più pallida idea di come metterla a segno sta vela…boo, vado a intuito. Il vento molla ulteriormente e per quando rientro vero le sette settemmezzo (legittimo) in pratica la propulsione arriva più dalle onde che dal vento.

Sabato.
È un’altra storia: vento decente, da N-NE sui 10-12, onda pure ma almeno si naviga a vela più che surfare. L’onda in particolare è quella moribonda di ieri cui si somma quella irrispettosa di oggi opportunamente incrociata rispetto al vento. Risultato: bolina da una parte quasi planante, dall’altra dritta in faccia. Più di 100°-110° proprio non riesco a chiudere le boline, soprattutto sul mure a sinistra. Tanto per non farmi mancare niente finisco pure all’acqua durante un laschetto, stavo chiacchierando con Enrico…non sono ancora al livello di poter chiacchierare con nonchalance mentre navigo.

Domenica.
Il programma originale prevedrebbe una soave uscita in 470 con Ugo (si rinizia?), solo che il buon timoniere è irreperibile causa strascichi lavorativ del sabato. Amen ho un contender bello bello nuovo nuovo, lo armo ed esco! Fuori ci sono 12-15, più verso i 15, oggi è una roba seria (be’ seria…per me!).
Vado fuori insieme agli snipe, titubo un po’ dietro la diga per sistemare deriva-archetto-timone (prima o poi dovrò passare alla baionetta) e metto il naso in mare aperto. onda sempre incrociata ma vento sufficiente per navigarci sopra, faccio le prime virate, cazzo il cazzabile ai massimi storici, vela moolto piatta…sembra una lametta. deriva invece alla seconda tacca, quella del “tutto steso ma ancora non mollo”.
Sul bordo mure a dritta (quello facile) viaggio sui 310-315. Dall’altro lato, ad ogni santa virata faccio un po’ di casino con la scotta (tipo che prende due giri intorno alla coscia/dotazione di famiglia e se cazzo mi eviro se mollo mi metto un laccio emostatico sulla coscia. Interessante) e parto in velocità sistematicamente sui 55-60 e ci metto quei 15 secondi di passo doble ogni santa volta a riprendere la scotta in mano in maniera canonica e mettermi a segno.
Continuo a virare, e continuo a guardare la bussola.
Alla fine dopo un’ora abbondante di balletto qualche timido miglioramento c’è. Ultima bolina della giornata, ultime virate, guardo la bussola e vedo: 310, virata, 40.


Novanta fottutissimi gradi.

lunedì 8 settembre 2014

So Long Plugin Baby

E anche lei è andata. 4 stagioni di cui una interrotta a metà per coma irreversibile del mio interesse in materia. In verità è andata senza andare via veramente, il nuovo proprietario si è comprato barca, vela da regata -quella con le “A” a punta- e posto barca (è diventato socio).
E così la mia spina nel fianco non è più mia. Però.
Però qualcosa resterà sempre, perché anche so non sono mai stato veramente un laserista fino in fondo, non ho mai schienato da laserista, non ho mai zappato col timone da laserista, certo è che qualcosa mi ha insegnato. A soffrire in silenzio di bolina. A scendere di poppa, che in contender e 15 nodi mi sembra tutto facile, perché sono abituato ad avere una saponetta sotto al culo. A fare tutto da solo.

Grazie bambolina. 

martedì 2 settembre 2014

la resa dei conti finita - la veleggiata sociale

La socialità di questa regata (pardon, veleggiata) è la prima cosa che è saltata all'occhio: tante ma tante barche e barchette, un paio di F18 (i catamarani non gli aerei) venuti dal nord, un botto di barche scuola in acqua con equipaggi più o meno improbabili e familiari: com'è giusto che sia, in una bella domenica di fine estate.
veniamo alla parte tecnica: sabato sera sono andato ad un matrimonio in cui pure la bomboniera era una bottiglia di vino, fate voi il resto. sono rientrato alla base alle 3:15, dalla base al letto ci ho messo un altri tre quarti d'ora buoni per togliermi le lenti a contatto.
Sabato a pranzo invece sono uscito con KCS: allenamento al trapezietto con gli snipes, 2 ore tonde tonde, acido lattico ai vertici storici. oltre ai quadricipiti di legno ho guadagnato la consapevolezza che di poppa non tengo il passo dei maledetti scaldabagno, ho provato sia scendendo alla laser maniera sia stando alto, ma non ho avuto risultati apprezzabili.
Domenica mattina l’acido lattico-alcolico presenta il conto dopo sole 4 ore di sonno, e nonostante tutto andiamo in acqua puntuali, in 5 nodi a essere gentili.
Il percorso è stato accuratamente disegnato per essere una corsa di cavalli di circa un ora, che è una veleggiata ‘ngurante e quindi meno si manovra meglio è. In pratica è un bastone al traverso/bolina larga. La partenza è la solita ma a 5-2-1 io prendo i 2 e mi piazzo in boa…non sarebbe neanche tanto male se non finissi coperto da Pino, e siccome è una corsa di cavalli e virare non se ne parla, e siccome ci sono 5 nodi e siccome sto smaltendo la sbornia, mi tengo sta copertura maledetta per tutta la prima bolina. Giro la prima boa terzo dei monoscafi dietro due snipes e dietro due fulmini di F18 (i cat, non gli aerei) che manco abbiamo visto partire, viaggiano veloce come degli F18 (gli aerei, non i cat).
Per intercessione divina, e per corrente e per salti di vento opportuni durante la prima poppa che poi è un ‘altra bolinona riesco 1) ad agganciarmi, 2) a passare da sottovento i maledetti snipes. Alla fine di un altro giro in cui allungo un altro po’ riesco a chiudere primo dei monoscafi, mettendo dietro anche un HC16 con gennaker, che forse era l’unico mezzo un po’ prestazionale del gruppo (tenuto conto che non c’erano virate da fare).
Dato che è presto e dato che ormai sono in acqua e prima di pranzo dobbiamo aspettare l’arrivo del dinghy 12, tanto vale che mi faccio due virate al trapezietto….e di nuovo le gambe urlano pietà, che io non concedo loro: ci ho messo una settimana a costruire i cip&ciop, ora devo ammortizzare l'investimento con più virate possibili!
Risultato finale 1° in reale dei monoscafi, 8° overall in compensato. Gli snipe tutti avanti, uff.