lunedì 28 febbraio 2011

Laserismi Reloaded

Ieri come Eolo ha voluto si è regatato. Eolo ha voluto così: poco vento, direzione a random ma poi alla fine si è deciso per tramontana, ritorno a terra di bolina stretta.
Però siamo riusciti a fare due prove, 19 partenti ma solo 3 standard: all’atto dell’iscrizione la notizia mi ha riempito di gioia, “oggi è la volta buona che se non faccio cazzate vado a podio!! Yeee, yuppi…”
L’autocritica è importante.
A vedere il bicchiere mezzo pieno ho chiuso terzo a pari punti col secondo, Enrico il bagnino. A vederlo mezzo vuoto, mi sono fatto fregare alla seconda prova, a vederlo tutto vuoto e anche sbeccato sul bordo ho fatto ultimo: le magnifiche interpretazioni della classifica!
Arrivo come al solito all’alba, ghiaccio sulle barche. Becco l’eurotimoniere e lo costringo a scaricare il 470 che è ancora sul carro da Bari, nella speranza che un ernia improvvisa lo renda inoffensivo almeno per oggi. Macchè, sprizza salute da tutti i pori: con una mano tira su la barca, mente con una mano parla col telefonino e con l’altra si aggiusta la capigliatura. C’è qualcosa che non quadra ma non capisco cosa, amen.
Armiamo le rispettive barche, e aspettiamo. Poi aspettiamo. poi giochiamo a calcio, poi cazzeggiamo, poi, poi.
Poi nell’attesa io vado a fare colazione con la mia fidanzatina, che è venuta a fare un paio di foto agli amici pazzi del suo fidanzato pazzo, cioè me. Sono delle belle foto in effetti:
scatti di una certa classe artistica che ritraggono…
…l’atleta, che nel pieno della sua concentrazione pre-gara controlla i dettagli…
…e poi si dedica alla stupidera più galoppante…
…mentre il gabbiano saggio controlla dall’alto...
...e la nostra uscita in mare un po' titubante. Genuflessi sottovento of course.
Ci mandano verso l’una meno venti in acqua e corriamo due prove: la prima parto alcuni giorni dopo, vento impercettibile, ma grazie ad una culosa rotazione di 45 gradi circa chiudo secondo, neanche troppo lontano da Marco che evidentemente addormentato va a spasso per un quarto d’ora tra la boa di bolina e quella di lasco: se avesse fatto i due giri canonici invece del triplo toe-loop che ha fatto mi avrebbe dato il consueto mezzo lato. La seconda è una regata normale, e infatti arrivo dietro. Mah…
Infine vorrei spendere due righe per un atleta che pur non classificandosi tra i primi di rappresenta un esempio altissima statura atletica e morale. Sto parlando del mitico Veteradial, che un anno fa mi ha introdotto ai misteri della strapoggia. Ieri ho avuto il piacere di farmi immortalare con lui:
il grande veteradial: per classe e sportività questo velista è una spanna sopra gli altri

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