dopo essermi riposato e aver fatto posare nella mia testa le prime impressioni veniamo a noi. Domenica ho appreso le seguenti certezze:
- 5 minuti di Dainese in acqua valgono più di un anno da solo. Mi è passato affianco e mi ha detto: “vang-cunny-culo-scotta” e ha ribadito il concetto a terra. Ho del materiale su cui lavorare per giorni…
- Partenze infime: avevo appena fatto in tempo a imparare -non dico bene, ma decentemente- che bisogna ricominciare daccapo, grazie scazzo invernale!
- Velocità di poppa insoddisfacente, però avevo pochi riferimenti, mentre ho visto bene la bolina e il lasco, wow
- Manovre un po’ rugginose. So come si fa, ma sono lento, lento, lento.
- Enrico il Bagnino ogni tanto cala la pinella e fa male. Di poppa soprattutto è una fatica tenerlo dietro. Se parte avanti devo sperare che sbagli lui.
- Marco non lo riprendo neanche se sbaglia invece
- Vado in giro sbandato. E io so bene che “flat is fast”! Quindi ora non resta che metterlo in pratica. Credo che mi comprerò una livella.
- Scarsissimo acume tattico. Non vedo nulla che sia fuori dal raggio di 2 metri dalla barca in pratica…e se guardo fuori vado fuori rotta. Servono ore di volo in compagnia.
Insomma il succo della storia è che dopo svariati mesi di stop sono a carburazione diesel e giro a tre cilindri. Gli avversari invece o per esperienza o perché non si sono mai fermati già vanno più o meno a regime. Sarà forse il caso di allenarsi?
Ci sono un po’ di articoli sulla regata, come sempre. Il mio sul sito della LNI, il report dei dainesi, con le loro foto in streaming. Ci sono anche le foto del fotografo ufficiale, qui. Poi è esploso un bel flame sul gruppo facebook dei laseristi di zona in pieno stile controcampo dell’ocs, abbiamo pure la moviola di Lucia Blini…
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