venerdì 14 gennaio 2011

Carteggio, questo sconosciuto

Torna anche quest’anno il tradizionale appuntamento di gennaio con la manutenzione. Però siccome quest’anno facciamo i velisti per davvero e vogliamo andare – udite udite- alla prima nazionale mi tocca fare tutto un po’ di corsa. Per intensificare i ritmi lavorativi della manutenzione di Vertigo ho deciso quindi di impormi degli straordinari non pagati, da svolgere il pomeriggio dopo il lavoro. Tralasciando l’infelicità della decisione presa, mi sono dotato di tutti i confort per svolgere il lavoro al meglio.
Questi sono gli strumenti da carteggio che ti insegnano ad usare al corso di vela

Questo è l’unico strumento da carteggio che userai su una barca a vela, ma lo scoprirai troppo tardi

Tra le varie cose, oltre ai dischi a varie grane, oltre a varie grane e gatte da pelare che tutto ciò comporta mi sono procurato un maxipreservativo umano per preservare la mia persona e i miei vestiti dalle pericolose polveri di VTR, che come noto hanno la capacità di irritare anche la pelle incartapecorita di un rinoceronte:
Fai come me, difenditi : io pratico solo il carteggio sicuro!

Alla fine, nonstante grane varie di cui sopra (80-120-200 ad essere precisi) ho levigato i bussoltappi recentemente resinati, che adesso aspettano solo una bella dose di stucco e poi il gelcoat azzurrino.
A proposito, dove si compra il gelcoat azzurrino?

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