giovedì 23 agosto 2012

Master cup – l’impatto con la fatica

Secondo giorno di regate, sempre con lo stomaco in subbuglio. Oggi le previsioni sembrano più regolari del solito, ma i soliti gufi predicono “la botta”. Ieri chiamavano una possibile botta da 15-20 nodi, oggi da 20-25. Ieri abbiamo avuto tre prove da 7-8 nodi nei momenti migliori.
Oggi chissà.
Il meteorologo della base nautica prevede la botta anche oggi, si noti la precauzionale ciambella.
Oggi siamo più furbi di ieri e partiamo con una centra medio-alta, pronti a setuppare la barca  in base al vento che promette una regolare crescita, e tanto sarà. In altre parole ho passato tutto il tempo non in regata a girare crocette (mezzo giro e un po’ di qua, ¾ di radiante di là…) e spostare il piede d’albero.
La flotta: noi siamo riconoscibili perchè abbiamol’albero spostato verso poppa, si noti la famigerata “botta” che sta entrando da est…ben 10 nodi…
Rispetto a ieri tanta fatica ha dato i suoi frutti, niente regate merdesime tranne la prima, dove per l’appunto eravamo con la centra sbagliata. Non c’è niente da fare, se la barca non cammina sei fuori dai giochi  a metà prima bolina. Se la barca cammina viaggiamo facile tra i 12 e i 14. Seconda e terza prova facciamo tattica mono idea: arialiberarialiberarialibera…cerchiamo sempre di evitare la folla, certe volte ci riusciamo certe volte un po’ meno. Fatto sta che questa strategia non paga se non hai un passo da olimpiadi: ti permette di galleggiare senza troppa fantasia a metà classifica, entrare nei primi 6-7 se per caso il lato libero è anche quello buono. Facciamo le nostre tre belle prove, nell’ultima riesco addirittura a stendere le gambe, che fortuna! Ma soprattutto, fortunati come siamo il ritorno è di bolina, anche oggi.
Noi, eroici marinai che teniamo duro…7 ore in mare senza poter andare in bagno…
A terra la routine si è instaurata, bagno, birretta e classifica, e poi filiamo a cena. Questa volta ci facciamo guidare dall’olfatto, e becchiamo una losca trattoria impreziosita da una pregiata birra belga di produzione polacca.io pasta e cosini marittimi, eurotimoniere riso in bianco ospedaliero Totale 9 euro a testa, se il posto lo sceglie il timonista c’è la carta dei vini, se lo scelgo io, ci sono le tovaglie di carta.
Dopo la lauta cena tocchiamo il record della regata, alle 10 meno un quarto siamo cotti al letto, stremati dalle vicende odierne.

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