Secondo
giorno di regate, sempre con lo stomaco in subbuglio. Oggi le previsioni
sembrano più regolari del solito, ma i soliti gufi predicono “la botta”. Ieri
chiamavano una possibile botta da 15-20 nodi, oggi da 20-25. Ieri abbiamo avuto
tre prove da 7-8 nodi nei momenti migliori.
Oggi chissà.
Il meteorologo della base nautica prevede la botta anche oggi, si noti la precauzionale ciambella.
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Oggi siamo
più furbi di ieri e partiamo con una centra medio-alta, pronti a setuppare la
barca in base al vento che promette una
regolare crescita, e tanto sarà. In altre parole ho passato tutto il tempo non
in regata a girare crocette (mezzo giro e un po’ di qua, ¾ di radiante di là…)
e spostare il piede d’albero.
La flotta: noi siamo riconoscibili perchè abbiamol’albero spostato verso poppa, si noti la famigerata “botta” che sta entrando da est…ben 10 nodi… |
Rispetto a ieri
tanta fatica ha dato i suoi frutti, niente regate merdesime tranne la prima,
dove per l’appunto eravamo con la centra sbagliata. Non c’è niente da fare, se
la barca non cammina sei fuori dai giochi
a metà prima bolina. Se la barca cammina viaggiamo facile tra i 12 e i
14. Seconda e terza prova facciamo tattica mono idea:
arialiberarialiberarialibera…cerchiamo sempre di evitare la folla, certe volte
ci riusciamo certe volte un po’ meno. Fatto sta che questa strategia non paga se
non hai un passo da olimpiadi: ti permette di galleggiare senza troppa fantasia
a metà classifica, entrare nei primi 6-7 se per caso il lato libero è anche
quello buono. Facciamo le nostre tre belle prove, nell’ultima riesco
addirittura a stendere le gambe, che fortuna! Ma soprattutto, fortunati come
siamo il ritorno è di bolina, anche oggi.
Noi, eroici marinai che teniamo duro…7 ore in mare senza poter andare in bagno… |
A terra la
routine si è instaurata, bagno, birretta e classifica, e poi filiamo a cena. Questa
volta ci facciamo guidare dall’olfatto, e becchiamo una losca trattoria
impreziosita da una pregiata birra belga di produzione polacca.io pasta e
cosini marittimi, eurotimoniere riso in bianco ospedaliero Totale 9 euro a
testa, se il posto lo sceglie il timonista c’è la carta dei vini, se lo scelgo
io, ci sono le tovaglie di carta.
Dopo la lauta
cena tocchiamo il record della regata, alle 10 meno un quarto siamo cotti al
letto, stremati dalle vicende odierne.
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