venerdì 10 giugno 2011

Quarta regata nazionale – primo giorno

Un timido, tenero e piumato passerotto. Non sarebbe bellissimo se fosse anche afono?
Ore 5:07
Cip! Un singolo timido cinguettio si ode nella calma
Ore 5:08
Cip cip ciopp ciiip ccicp cipicpipipipi cicppp!!! Lo stormo risponde in massa
Ore 5:09
Ma porc #@$#!! ‘Celletti infami!!!

Ed è così che e iniziata la mia giornata. Dopo alcune ore di rotolamenti nel sacco a pelo decido di passare alla fase attiva, memore della promessa fatta da Vincenzo di buttarmi con tutta la tenda in mezzo al lago decido di giocare d’anticipo. Mi alzo e non c’è nessuno, ma proprio nessuno:
apro la barca e inizio a mastriare, qualcosina da faer c’è sempre. Arriva Vinc e mi saluta con un ”ciao pazzo!” riferito indubbiamente alle mie abitudini mattiniere o forse al fatto che sono ancora in pigiama
Comunque dato si che da queste parti prima dell’una non si muove foglia, me la prendo comoda, anzi comodissima: faccio colazione con la crostata imperiale alla nutella, armo e riarmo il vascello, faccio qui faccio lì…abbiamo anche il tempo di controllare le tradizionali 23 centre (perché una centra ti serve e poi devi darti un tono, sei ad una nazionale, caspio!) e di fare un po’ gli scemi…
La chiamavano calamity rake…
And finally, alle due andiamo in acqua per la regata. il vento sarà sui 13-15 nodi, direzione relativamente incomprensibile. Visto che siamo tra i primi in acqua facciamo un po’ di riscaldamento e manovre: le virate sono da da dimenticare per lentezza e angolo di uscita, in compenso alla prima strambata finiamo in acqua e lo spi (nuovo! Ma quel #$@#!!!) fa l’amore con la crocetta. Dopo quel giusto quarto d’ora per districarlo e convincerlo nella sua sacca ripartiamo, questa volta meglio…Se non altro è acqua dolce, mi beccherò pure la salmonella, ma le vele sono salve.
Prima prova partiamo nel mucchione tutti in barca. La partenza è obiettivamente bruttina, ma faccio una delle manovre più fighe della mia carriera: da fermo al vento e impaccato faccio un metro di retromarcia e poggiatone dietro la poppa di un altro impaccato fermo al vento come me appena sottovento, sfilo la sua poppa di un cm, faccio velocità, riorzo e vado via,da sottovento un’ altra barca sta già di bolina e io mi infilo tra questa e l’impaccata di prima, che è ancora lì che si chiede come dove, come e perché. Manovra bella ma abbastanza inutile, perché comunque siamo un po’ coperti. Facciamo i nostri due giri vergognosi in poco meno di un’ora. Maglia nera sulle spalle che imbarazzo…
Per la seconda prova decido di partire a centro linea in aria libera…peccato che con 40 barche il centro linea devi prendertelo due minuti prima dello start, e devi pure prendere il numeretto, come dal salumiere.
Serviamo ora il numero 4311…
Risultato parto alcune ore dopo, ma almeno vado verso la sinistra del campo, che mi sembra essere migliore. In effetti è così, se avessi una velocità decente di poppa probabilmente sarei neltreno delle ultime 5-6 barche ma siccome andiamo un po’ a spasso riesco a tenerne dietro solo uno. Se non altro!
Dopodiché il vento cala, scende ai più consoni livelli di zona, da ginocchia in bocca. Provano dopo qualche tentennamento a dare la terza partenza, e finalmente parto bene:in seconda linae, ma scientemente. A 30 secondi sono più o meno allineato, barche praticamente ferme con pochissima aria. Io mi sono messo un po’ in disparte così ho spazio per accelerare. A 10 secondi guardo la flotta che avanza e penso: questi sono tutti OCS, e rimango dove sono, meglio partire coperto che fuori. A 5 secondi cazzo e parto, relativamente veloce governo bene. Come pensavo tutta la prima linea o OCS, ovviamente richiamo generale, l’unica partenza decente della giornata va a pallino. Aspettiamo un po’ che le barche rientrino, e poi visto che il vento cala ancora ci fanno rientrare. E a questo punto avviene il magico momento che fa assomigliare me ad un velista vero: ho un gommone che mi traina! Ma non è stupendo? A parte il fatto che ho quasi decapitato Vinc con la cima di traino…ehm...

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