E qualche giorno che di pomeriggio tira uno scirocchetto flebile flebile, una roba da 5-6 nodi. Io ci esco in laser, dopo il lavoro.
Quando il vento è forte, nasconde gli errori. Orzi e al barca vira. Cazzi e la barca schizza in avanti. Col venticello di questi giorni la parola d’ordine è delicatezza. Sposti il peso -dolcemente- per far orzare la barca, dai un po’ di timone –non più di 30 gradi!- la barca vira, sbandi esci sulle altre mura per dare la schienata, sempre dolcemente.
E poi di nuovo, peso, barra, schiena, mani...
E ancora, peso, barra, schiena, mani, e ancora una volta, e ancora e ancora fino a quando non ti sembra di essere nato con la scotta in mano.
Virare con poca aria non è un cazzo facile :-(
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