Sabato.
Allenamento in laser, con un discreto vento sugli 8-9 nodi, il giusto per cinghiare block-to-block. Parto, faccio le mie solite boline, individuo le nasse che mi piacciono allineate al vento e inizio a virare. sono abbastanza in palla, forse uso un po’ troppo la schiena ma va bene così. Poi lasco, una pompata per onda, e poi la poppa, cercando di sbandare bene la barca. Fuori oltre me ci sono gli snipe che si allenano per il campionato italiano e una flotta eterogenea di diportisti del mio circolo, infine sullo sfondo gli spinnaker del Campionato nazionale dell’Adriatico. Mi sento lieto e in comunione col mondo, è proprio un bel sabato.
Dopo la prima poppa, riparto per la bolina, altra serie di virate, manovre, manovre e ancora manovre. poi di nuovo al lasco, cerco di lavorare sui cambi di direzione. E alla fine giro di boa, strambo, giù deriva, cazzo base e cunny , orzo mi tiro kilometri di scotta e sento “straaap”! la mia adorata vela da allenamento, che vira e bolina dal 1979 (non scherzo) si è quasi suicidata. La bugna del punto di scotta si è aperta in due quasi totalmente, è tenuta attaccata al resto della vela solo dagli orli della balumina e della base. In pratica la cucitura del rinforzo ha fatto un effetto carta igienica: tanti forellini vicini. Poggio delicatamente, quansi non volessi farmi notare, e punto senza indugi al porto. Nel contempo penso: “se si finisce a rompere adesso voglio proprio vedere come governo…meno male che l’Italia è messa per lungo”. Per fortuna, ringraziando gli dei, son arrivato a terra senza ulteriori problemi. Resta ora il fatto che riparare una vela così vecchia forse non ne vale la pena, mi costa più di quel che vale. Porverò a vedere se per caso è ancora in garanzia…in fondo è solo del ’79!
La cosa veramente incredibile è che il bordo di rientro è stato il miglior bordo di poppa in carriera, bello preciso la barca sbandata che andava sulle rotaie…probabilmente è dovuto allo scarico dell’aria sulla bugna che limita e riduce i vortici del bordo d’attacco, dovrò traforare la prossima vela caspiterina!
Allenamento in laser, con un discreto vento sugli 8-9 nodi, il giusto per cinghiare block-to-block. Parto, faccio le mie solite boline, individuo le nasse che mi piacciono allineate al vento e inizio a virare. sono abbastanza in palla, forse uso un po’ troppo la schiena ma va bene così. Poi lasco, una pompata per onda, e poi la poppa, cercando di sbandare bene la barca. Fuori oltre me ci sono gli snipe che si allenano per il campionato italiano e una flotta eterogenea di diportisti del mio circolo, infine sullo sfondo gli spinnaker del Campionato nazionale dell’Adriatico. Mi sento lieto e in comunione col mondo, è proprio un bel sabato.
Dopo la prima poppa, riparto per la bolina, altra serie di virate, manovre, manovre e ancora manovre. poi di nuovo al lasco, cerco di lavorare sui cambi di direzione. E alla fine giro di boa, strambo, giù deriva, cazzo base e cunny , orzo mi tiro kilometri di scotta e sento “straaap”! la mia adorata vela da allenamento, che vira e bolina dal 1979 (non scherzo) si è quasi suicidata. La bugna del punto di scotta si è aperta in due quasi totalmente, è tenuta attaccata al resto della vela solo dagli orli della balumina e della base. In pratica la cucitura del rinforzo ha fatto un effetto carta igienica: tanti forellini vicini. Poggio delicatamente, quansi non volessi farmi notare, e punto senza indugi al porto. Nel contempo penso: “se si finisce a rompere adesso voglio proprio vedere come governo…meno male che l’Italia è messa per lungo”. Per fortuna, ringraziando gli dei, son arrivato a terra senza ulteriori problemi. Resta ora il fatto che riparare una vela così vecchia forse non ne vale la pena, mi costa più di quel che vale. Porverò a vedere se per caso è ancora in garanzia…in fondo è solo del ’79!
La cosa veramente incredibile è che il bordo di rientro è stato il miglior bordo di poppa in carriera, bello preciso la barca sbandata che andava sulle rotaie…probabilmente è dovuto allo scarico dell’aria sulla bugna che limita e riduce i vortici del bordo d’attacco, dovrò traforare la prossima vela caspiterina!
Domenica.
Giornatina soffice soffice, visto che sono stato sòlato in tempi non sospetti sia dall’eurotimoniere che dal bagnin-prodiere, e visto che il meteo chiamava 4 nodi invariabili, sono uscito con la fidanzatina a fare una passeggiatella velica. Nel contempo ho prestato il laser all’ex prodiere (che all’inizio dell’ anno è stato attirato dal lato oscuro della forza), appiedato pure lui. in pratica pur accoppiando ricombinando in tutti i modi possibili i 20 velisti attivi del circolo non riusciamo a fare 3 equipaggi, fidanzate e figli impuberi inclusi…e sorvolerei tutti i possibili modi di accoppiarci.
Giornatina soffice soffice, visto che sono stato sòlato in tempi non sospetti sia dall’eurotimoniere che dal bagnin-prodiere, e visto che il meteo chiamava 4 nodi invariabili, sono uscito con la fidanzatina a fare una passeggiatella velica. Nel contempo ho prestato il laser all’ex prodiere (che all’inizio dell’ anno è stato attirato dal lato oscuro della forza), appiedato pure lui. in pratica pur accoppiando ricombinando in tutti i modi possibili i 20 velisti attivi del circolo non riusciamo a fare 3 equipaggi, fidanzate e figli impuberi inclusi…e sorvolerei tutti i possibili modi di accoppiarci.
questo è niente a confronto...e sempre di più per la gioia dei miei fans
Comunque sia usciamo in flottiglia e facciamo un paio di bordi così senza troppo impegno, tranquilli, morbidi. Io tengo una rotta tale da far abbronzare adeguatamente la dolce metà, visto che dopo l’ultima volta che è uscita con me, mia sorella le ha chiesto se aveva una dermatite; Giò semplicemente ha 14 minuti netti di esperienza sul laser e non forza la mano.
E comunque dare spi con la fidanzatina e strambare (anche bene devo dire) non ha prezzo!
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