Quello che non c’è non si rompe, non pesa e non costa.
Colin Chapman
Come già accennai qui, I barbapapà mi sono venuti in sogno e hanno indicato la retta via: “figliuolo, barberizza la tua barca!”
questo è il punto di scotta del fiocco prima:
e questo è dopo:
questo è il punto di scotta del fiocco prima:
e questo è dopo:
Nel week end facciamo il collaudo a Ortona . Speriamo che ci siano tutti i venti possibili, in modo prendere dei riferimenti in ogni condizione!
Gli Amazigh, i temibili cavalieri berberi, sono contenti del mio operato. Forse non mi arrostiranno come sono soliti fare con gli stranieri.
Per inciso vorrei sottolineare un paio di cosette: ho dovuto letteralmente segare il supporto anteriore perché i bulloni non ne volevano sapere di svitarsi, un calvario. Mi spiace un po’ non poter tornare indietro, ma se torno alle rotaie sarà con quelle vere. Il supporto posteriore non ho neanche provato a rimuoverlo.
Il mio 470 nella zona a prua della torretta del fiocco ha una zona sottilina sottilina (indicata dalla freccia) e poco più a prua torna a spessori e rigidezze importanti. È facile accorgersene, se la batti piano, da come suona e da come si muove. Le rotaie normali iniziano e finiscono nelle zone rigide attraversando la zona sottile a bassa resistenza. Indovinate dov’era attaccata la testa della mia rotaia?Probabilmente adesso ci saranno un paio di giuovinotti marchigiani cui fischieranno le orecchie da ieri pomeriggio…
Il mio 470 nella zona a prua della torretta del fiocco ha una zona sottilina sottilina (indicata dalla freccia) e poco più a prua torna a spessori e rigidezze importanti. È facile accorgersene, se la batti piano, da come suona e da come si muove. Le rotaie normali iniziano e finiscono nelle zone rigide attraversando la zona sottile a bassa resistenza. Indovinate dov’era attaccata la testa della mia rotaia?Probabilmente adesso ci saranno un paio di giuovinotti marchigiani cui fischieranno le orecchie da ieri pomeriggio…
Nessun commento:
Posta un commento