Prima di andare a caspio ho chiesto un po’ in giro, e siccome mi sembra cosa buona e giusta riporto qui quello che ho imparato.
“La lunghezza delle briglie deve essere tale che, con la centratura da ventone, sia possibile avere il boma al centro cazzando tutto carrello dopo aver cazzato la scotta block to block”
- centrate la barca da ventone
- issate la randa
- cazzate la scotta block to block
- già che ci siete fermatevi 10 secondi ad ammirare con le lacrime agli occhi la bellezza istintiva di una randa radiale, 5 secondi se la randa è cross-cut.
- Tornate in voi e cazzate tutto il carrello
- Regolate la briglia per avere il boma al centro
- Annodate-impiombate-cucite insomma chiudete e bloccate la briglia
- Fate uguale dall’altra parte
La logica di fondo è che deve sempre essere possibile portare il boma al centro anche se si è centrati bassi (metti un calo di vento), tanto con una centratura più alta si potrà avere più luce tra i bozzelli, ma comunque sarà possibile avere il boma al centro. Se però le briglie sono troppo corte tirano il boma verso il basso e questo non è buono! Quindi la lunghezze ideale è quella che ti permette di portare il boma al centro e non di più. Naturalmente, siccome io sono un po’ feticista in tema di cime le ho fatte di spectra scalzato grigio impiombato a modino.Per la cronaca la misura tipo oscilla tra i 40 e i 45 cm, sulla mia barca inspiegabilmente servono 52 cm. Pure vero che io ho un traveler artigianale molto sui generis…

Già che c’ero ho cambiato gli stroppetti dei bozzelli ti-lite della scotta randa, che dopo soli 2 anni di servizio si stavano rompendo completamente, grattando contro il ponticello sul boma (male Harken, molto male: anche nelle migliori famiglie…). Ho risolto aggiungendo un pezzetto di calza nel punto di contatto col ponticello.

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