mercoledì 12 maggio 2010

Sabato prodieristico

La tradizionale tecnica per insegnare ai prodieri che il tangone va spinto verso prua, e che non ci si aggrappa alla maniglia per tutta la bolina come dei ragazzini della scuola vela…

Chi, se non io, può diventare il più forte prodiere di Pescara sopra i 25 anni il cui nome inizia per C?
Chi, se non io, dopo una brillante (beh…) carriera da timoniere può umilmente piegarsi al fato e imbarcarsi in questa nuova avventura?
Chi, se non io, dopo aver preso batoste timonando molteplici classi olimpiche può decidere che forse è il caso di fare altro nella vita?
Chi, se non io, forse è il caso che la smetta con ‘ste cazzo di domande retoriche?

Ovviamente nessuno se non io, e quindi lo faccio io. Visto che il prodiere pseudufficiale latita, io prueggio e mi alleno con l’ottimo timoniere, quello che fa pure le regate laser e gli vedo sistematicamente la poppa e basta. Per la prima volta in carriera mi dovevo girare indietro per parlargli…commovente!
Mi sono sparato un allenamento da prodiere con il timoniere più bandanato che c’è, e in effetti per essere la prima volta, abbiamo girato decentemente. Il picco emozionale è stato un minuto intero di trapezietto, per il resto vento mai superiore ai 7 nodi. Per buona metà del tempo a cavalcioni della deriva, as usual.
Dobbiamo lavorare un po’ sulle ammainate, sulle virate con rollio, sulle strambate con e senza rollio e sulle issate.
Però riusciamo ad andare dritti, braviii!
Al rientro abbiamo rotto entrambe le briglie dei carrelli della scotta randa, impressionante, una dopo 2 minuti dall’altra. Abbiamo risolto con una cima che avevo a bordo, che ci ha permesso almeno di governare. Nel mio prossimo futuro prevedo un po’ di spectra impiombato a a modino.

Piccola postilla tecnica: fondamentale portarsi sempre una cima da 4 mm di almeno 1.5 metri, che permette di risolvere un fottio di possibili avarie a bordo: quasi tutte le scotte, quando sono cazzate per la bolina, da bugna a strozzatore sono più corte del metro e mezzo di cui sopra.

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