lunedì 10 maggio 2010

Ti piace vincere facile?

La risposta è definitivamente NO!

Domenica abbiamo fatto 3 “belle” prove di campionato altura, ottima giornata di sole e vento sui 8-10 nodi, in pratica il sogno di ogni velista: è stato un incubo. Io ho fatto il 2 a favore di un prodiere da cui c’è molto da imparare, e devo dire che in questa configurazione la prua ha girato bene.
Peccato che il CdR decide di sovvertire l’ordine di partenza delle varie classi, prima si faceva crocieroni, regatini, regatoni (noi). A questo giro decidono di fare prima i Regatoni e poi tutti gli altri. Noi non ce ne accorgiamo fino a quando, mentre decidiamo se è e il caso o meno di dare un quarto di giro alle intermedie, se spalmarci la crema solare fattore 30 o 20, se in foto usciamo meglio mure a dritta o a sinistra, insomma mentre cazzeggiamo a miglia dalla linea vediamo la flotta salire.
In assetto.
In orario.
Incazzati.
Tagliamo la linea con circa 4 minuti di ritardo, e riusciamo comunque a non fare ultimi. Manovre a prua spettacolari, che io neanche nei miei sogni più perversi: strambaviailtangonumanissailgenoatangonumanogiuspi!
Un capolavoro. Obiettivamente il prodiere più bravo è proprio bravo, e io guardo e spero di imparare qualcosa.
La seconda prova partiamo bene, ma veramente, i primi o quasi in battello. Facciamo delle ottime boline e distruggiamo tutto con un ammainata un po’ sporca, a fargli un complimento: la drizza spi si è incastrata nella stecca full della randa che strambando l’ha portata sottovento…il gioco della settimana sarà cercare di ricostruire come ciò possa avvenire. Comunque visto che non potevamo orzare perché cazzando la randa non scendeva lo spi e ammainando lo spi non potevi cazzare la randa nel buco tra noi e la boa si sono infilati 2 barche, un peschereccio di passaggio e il 2 barrato, che fa Montesilvano-Francavilla passando per la stazione.
Ecco, questo per far capire che siamo andati un peletto lunghi. Comunque sia arriviamo quarti.
E alla fine il capolavoro. Terza prova, partiamo OCS, di nuovo. Un quarto d’ora di cristoni veneto-abruzzesi, ma soprattutto abbrutiti. Partenza valida per noi con 2’35” di ritardo, e comunque chiudiamo 6° dopo aver ripreso, superato e protestato l’unico 36.7 della flotta oltre noi.
Insomma avremmo fatto delle regate della madonna, se solo fossimo partiti insieme agli altri! La verità è che non ci piace vincere facile, e quindi ci prendiamo gli handicap. Oppure non ci piace vincere e basta…ehm…

Piccola postilla tecnica:
l’altro 36.7 ha un rating migliore del nostro, in genere gli dobbiamo 30-40 secondi a regata. Ci siamo incrociati a circa 3 minuti dall’arrivo, vicini all’ultima boa di poppa, loro hanno forzato un incrocio, noi abbiamo risposto per le rime, protestato e gli siamo arrivati davanti in reale di 3 secondi, tiè! Sommati ai 2 e 35 di handicap fanno 2’38” di vantaggio virtuale, doppio Tiè!
A parte il massacro morale, comunque si sarebbero pagati, avevano vinto. A terra, hanno perso la protesta (del resto mure a sinistra/mure a dritta, con testimoni…)e si sono beccati un DSQ.
Ma non facevano prima a cedere l’incrocio, arrivarci dietro di 10 secondi e batterci in compensato?
Mah…

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