giovedì 25 marzo 2010

partenzismi interiori

"partire è un po' morire": nel mi caso (freccina) lo è decisamente

“meglio partire col dubbio di essere OCS che con la certezza di essere dentro”
Antico proverbio persiano

Ecco appunto.
Fin’ora il problema non si era posto, visto che con ogni probabilità sono l’unico timoniere al mondo che parte con l’ora legale, in pratica il mio prodiere scala sistematicamente dai 30 ai 45 secondi a partenza. Io gli delego anche la tattica di partenza: io guardo quello che succede nel raggio di una lunghezza e lui guarda la linea e mi dice dove andare. Per noi funziona, insomma se io mi limito a far il burattino nelle sue mani, partiamo decentemente. Forse dovrei dargli pure il timone.
Sul Laser, invece. Sul Laser, io nella mia solitudine e incapacità parto con molta, troppa certezza, e non va bene. Il compito della settimana quindi è rischiare l’OCS. Se riesco sabato vedo di fare esercizi TOD (time on distance)
Purtroppo partire non si impara a tavolino, come la tattica per dire: studi tattica su un libro, poi una volta in mare, riconosci la situazione che hai letto e metti in pratica senza sbavature. Facile se vogliamo, e soprattutto hai tempo per riflettere. Basta essere concentrati e non andare a spasso per il campo di regata. Per partire bene sono necessarie ore di volo e in sostanza, se ti alleni da solo come faccio io, l’unica occasione per imparare qualcosa coincide con la regata. Quindi se va bene 2 partenze al mese…mi sembra un po’ pochino!
Se avete consigli, suggerimenti e cose del genere scrivete due righe qui please!


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