mercoledì 7 ottobre 2015

Campitaliano Contender – giorno 2

Il secondo giorno di questo campitaliano è più ventoso del primo: una prova con 12-14 nodi, una con vento sopra i 10. Se non altro si usano i trapezi per davvero! (e finalmente la mia vela magra serve a qualcosa) prima partenza alle 10, quindi ci dobbiamo svegliare all’alba.
Fatica.
Purtroppo per me non imbrocco delle buone partenze e quindi galleggio sempre nel treno delle ultime 10 barche, senza possibilità di venir fuori. In pratica se messo sul dritto questa è la mia velocità e qui è dove mi piazzo. Se guadagno secondi preziosi con una buona partenza, senza strafare, senza fare errori riesco a mettere dietro 5-6 barche in più.
Oggi questo non succede, anzi in una delle partenze (poi per fortuna annullata, primo ripetitore) riesco contemporaneamente a:
  1. essere OCS
  2. essere coperto da Bonezzi – Ancora!
  3. Collidere con la barca giuria, pruata contro la murata, per fortuna a velocità minima 

Capolavoro.
La prima prova ho un problema con la gopro che rischia di sparire tra i flutti, evidentemente la collisione l’ha scalzata dal suo supporto: risultato durante la bolina mi devo fermare un attimo a sistemarla (300 euro di roba…) e poi ho un funesto episodio di teabagging durante il primo lasco che mi fa perdere una barca: risultato 28, senza i pitstop sarebbe stato un 24-25 forse.
Quindi più o meno dove ci siamo lasciati ieri.
La seconda prova parto conservativo a centro linea, giusto un po’ verso destra e faccio la mia prima bolina sbagliando completamente bordeggio. Recupero nel lasco lavorando duro su ogni onda. Qui basta una surfata in più o in meno per fare la differenza quando arrivi in boa: in questo caso al lasco riesco a riprendere un paio di barche e accorciare le distanze seriamente con chi mi precede.
Seconda bolina un po’ più ispirata della prima, nel senso che reggo botta e non vado a cogliere le margherite per i prati, almeno.
delle belle margheitine...dite la verità, anche voi vi sareste fermati un attimo ad ammirarle durante la prima bolina...
L’ultima poppa cerco di scendere e scendere e sebbene riesca a riprendere un'altra barca rimango con l’amaro in bocca di non essere riuscito ad infilare Zampo di mezza lunghezza.
si noti l'espressione sdegnosa
Uff.
Dopo gli arrivi ci fanno aspettare un po’ e poi un altro po’ mente intorno a noi inizia a scurirsi e lampeggiare. Non è certo un bell’ambientino e prima che le cose peggiorino ci mandano a terra in attesa.
Al circolo il nervosismo è palpabile, c’è intelligenza su h, quindi la giornata non è ancora chiusa, mentre il buffet di porchetta e birra è lì sotto il tendone. Che fare? Mangiare? E se poi ci rimandano in acqua? Fino alle 16:00 c’è la seria possibilità che ci rimandino in mare, se il tempo migliora.
Io giro intorno alle birre come uno squalo, ma non mi azzardo, sono pur sempre un atleta con un codice morale. Altri meno moralisti si sbafano le mie birre una ad una mentre io impotente come Santiago guardo questi squali mangiarsi il mio pesce.
Questa atroce attesa mi dilania, dolorosamente.
E alla fine la liberazione, AP over Alpha: birra!

Riassunto dell'obiettivo della giornata :-)

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