lunedì 23 settembre 2013

Come Saetta McQueen

Come potete leggere qui, il buon Edo ha regalato al mio circolo il suo 49er, che sarà col vecchio armo, sarà fuori stazza, ma è sempre un 49er e quindi una gran barca da velocità. Io l’incaricato del trasferimento, e in questi primi tempi di capirci qualcosa e di sperimentare su pelle.
Long story short: non ci sono ancora uscito.
Short story long, ho avuto un bel week end intenso, ho passato due giorni molto operativi. Sabato quasi non c’è aria, roba sui 5 nodi. io con un po’ di gente recuperata a cottimo scarico il 49er dal carrotraino e inizio a ripassare tutte le drizze e a mettere in ordine il sartiame per armare. Ora “il sartiame” è un termine vago, sto popo’ di barca ha sartie alte, intermedie e sartie basse. Un casino metterle d’accordo tutte, ma io per fortuna ho l’arma segreta, un tensiometro.
Ma andiamo con ordine, prima c’è da alberare. Tre volte perchè siamo un po’ pirlotti: la prima volta tiriamo su, vado per infilare la drizza gennaker col messaggero e si punta, provo a tirare ma si blocca deve fare un po’ d’attrito da qualche parte. Tiramo giù e la faccio passare a  mano, si era incastrata all’uscita in testa, rischiosisimo fare la forza. La seconda volta perché dopo aver provato a ghindare qualcosa nella mia testolina mi ha suggerito che sartie medie e trapezi erano invertiti, e allora telefona, verifica, tira giù e inverti. La terza volta semplicemente perché nell’invertire sartie trapezi ho fatto un qualche sottile intreccio, tale per cui tirando il trapezio del prodiere il martelletto della sartia è uscito dalla sua sede, tipo che ce l’avevo avvolto intorno con l’albero a terra.
Insomma alcuni tentativi dopo ce l’abbiamo potuta fare, nonostante la nostra manifesta stupidità.
(nota: quando parlo al plurale intendo me e il povero cristo che ha avuto la sfiga di essere mio compagno di banco alle medie e –giuro- non è mai salito in barca. Ma ha caricato e scaricato 470 e laser  con una frequenza da campagna olimpica. Santo subito)
E finalmente ho iniziato a giocare con il tensiometro.
Rispetto a come ho trovato la barca ho dovuto cincischiare un po’ fino ad ottenere un 25+ sullo strallo, 31 sulle medie e 10 scarsi sulle alte, dopodichè si era fatta ‘na certa e quindi ciao, se ne riparla domani.
Domani, domenica per prima cosa trovo l’eurotimoniere che sta assettando il 470 con dolcetto junior (presto faranno una regata insieme – io sono indisponibile per quella data) e scambio due chiacchiere tanto per. Dopodichè visto che c’è vento e onda decido per fare la cosa più saggia per un velista: vado fuori. Ovviamente con il laserino, che c’è un po’ troppo vento e onda per il 49er, ammesso che si trovi un compare pronto all’uso (a quanto pare né il mastro timonatore, né il dolcetto si sono portati dietro muta e accessori…no comment) con il laserino mi diverto insieme al veteradial a planare di lasco, cinghiare di bolina e andare male di poppa.
Le boline sono oneste, faticose ma oneste. Le poppe no, mostrano tutta la mancanza di allenamento sul laser di questa stagione agonistica.
Po torno a terra disarmo, e mi faccio i fatti miei per un po’…
Nel pomeriggio, sono insolitamente a spasso e allora torno alla Lega. Per prima cosa metto mano al 470, ho stuccato col geloat 2-3 crepine e bottarelle e adesso vanno cartate. Mi ci metto  con calma e amore, prima la 600 poi la 1200, e poi arriverà la 2000 e la pasta polish, ma non oggi. Oggi, dopo aver pomiciato (letteralmente!) il 470 passo al 49er, una bella lavata e via di tensiometro e bender, da reiterare n volte (nel frattempo noto che il bender, così come lavora non mi piace granchè, devo ottimizzare la cosa),fino ad ottenere il seguente risultato:
  • alte 12
  • medie 28
  • strallo 25+
  • basse: jolly, sono scarichissime e devo tenderle ma il quanto è da studiare.

Come nella migliore tradizione vado via che è buio, ma prima o poi ce la farò ad andare veloce come Saetta McQueen...

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