mercoledì 4 settembre 2013

Campionato nazionale cosini minuscolissimi – La regata

Dopo i saltellanti allenamenti piovosi dei giorni prima, si apre il campionato con una pigra attesa. La perturbazione dei giorni scorsi ha un po’ rimescolato le carte e la termica fatica ad entrare, le temperature non sono ideali. Alla fine, verso le 15:30 si inizia a muovere: qualcosa i ben informati locals si orientano tutti col naso all’insù verso il Castello di Bracciano.
Usciamo, e subito capiamo che io e la timoniera facciamo vela in modo diverso, non diversissimo, diverso come può essere la Oxford di Lyra Belacqua dalla Oxford di Will Parry.
Queste sottili differenze ci portano a non essere proprio brillantissimi: la prima regata per dire, in mezzo ad una poppa serratissima in lotta tra 3 barche, io chiamo il tempo per l’ammainata e lei scappa via pensando che stessimo per esplodere/morire , perdendo interno, ingaggio e posizioni. Semplicemente non si aspettava che il prodiere parlasse per chiamare l’ammainata e si è preoccupata pensando ad un problema(resta poi da capire perché scappare via da un posizione di vantaggio se anche hai un problema…mah).
Cose così, semplicemente ogni tanto non ci capiamo.
In questa termica un po’ avara riusciamo a fare due prove su tre qualche bel duello di poppa e delle boline decenti, considerato anche che io me le faccio per il 70% del tempo con le ginocchia in bocca.
I percorsi sono abbastanza statici, il vento e quello e non c’è molto da inventarsi: di bolina si può anche bordeggiare a fantasia, di poppa è praticamente un bordo obbligato (anche perchè i FJ in effetti poggia un bel po’)
Secondo giorno abbastanza uguale al primo, in acqua tardi, e facciamo due prove: due sesti, siamo ben più vicini ai primi ma le seconde boline di solito ci bastonano. Stiamo iniziando a carburare, senza dubbio. Purtroppo uno dei due sesti è un OCS, bella fregatura.
In generale giriamo tra le boe tra la quinta e la settima, e chiudiamo sesti, con una certa regolarità.
Terzo giorno invece è disastroso. Sembra esserci più vento, ma è solo una parvenza, è solo più rafficato e irregolare.   Noi facciamo due prove difficili, con delle prime boline in salita e delle poppa nella media, ma il vero problema è che non riusciamo a trovare un assetto decente: a trapezio è troppo, in barca troppo poco, trapezietto va bene a tratti ma copro la visuale…
Insomma andiamo in giro in assetto variabile e incostante  e la velocità ne risente.
Risultato perdiamo2 posizioni in classifica generale il 2 prove, ma siamo in buona compagnia, la testa della classifica vede cambiamenti importanti negli proprio in queste ultime prove.
Alla fine chiudiamo noni di 19, a metà.

È stata una bella regata, di quelle che passi in mezzo alla flotta e ti diverti per questo. Lo rifarei? Si certo. Se capita l’occasione lo rifarò? non lo so, veramente non ci entro in barca!

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