mercoledì 1 agosto 2012

Master cup – l’impatto col vento

Tralasciamo il viaggio, piuttosto neutro, a parte il fatto che la batteria della macchina è morta nel piazzale della Lega Navale, siamo partiti con i cavetti e al primo autogrill ho sganciato 160 neuri per una batteria di rispetto...ladri maledetti...però ne è valsa sicuramente la pena: vuoi mettere il rischio di rimanere a piedi?
A questo giro la signorina tom non sbaglia neanche per vedere se siamo attenti, e arriviamo catapultati in quel di Gaeta. Qui al contrario non arrivi neanche se stai attentissimo. Per venire incontro ai regatanti, ci sono due sedi del circolo, la sede giusta ha due cancelli (entrambi chiusi) e la cartellonistica stradale/manuale indica sempre o la sede sbagliata o il cancello sbagliato. Wow. dopo aver imbroccato nell'ordine sede sbagliata, cancello sbagliato e vialetto per i cessi  contromano arriviamo, sganciamo e veniamo intercettati da un curioso ometto sfizzero, dall’aspetto piuttosto nonnesco, gli manca solo la pipa. Scambiamo due chiacchere, e ci fa un terzo grado su quali regate abbiamo fatto:

Sfizzero: foi fatta bracciano 2007?
NO, novi: Ehm, no, ancora non regatavamo insieme
Sf: E lignano skorzo annen?
N: no, avevamo altri cespiti per la testa
Sf: ahhh io capiske ja…bravi brafi master cup è sempre una bella rekata!
N(allontanandoci sospettosamente):arrivederci…ehm…

Arriviamo al B&B, tutto molto carino, la mia stanza ha delle tendine viola di plastica bordate oro e copriletto a riporto, a metà tra una camera ardente anni ‘70 e il set di un film porno. Immagino la troupe, il regista e le attrici sul letto (“Quattro zoccole e un funerale” uno prima, ciak!) e quasi scoppio a ridere in faccia al bedenbrekfastaro quando la vedo. 
Rocco tu stenditi lì, pronti a girare...
Comunque ci sistemiamo (l’euro timoniere in una più sobria camera arancione) e usciamo per cena, gira che ti rigira finiamo in un losco locale con tovaglie in carta/plastica sito presso la sede dell’ “Istituto suore crocefisse adoratrici dell’eucarestia” (non è uno scherzo!!!) ove per pochi spiccioli mangiamo una losca tiella (‘na mezza specie di pizza farcita, scopriremo poi l’alimento base dei gaetani..gaetini?...gitani??) al polipo e un risotto di mare fatto lì per lì. 
tutto molto bello, suore incluse
Tutto molto buono.
Il primo giorno in mare, domenica, inizia con una bella botta di vento da 18-20 nodi, insomma una giornatina niente male. A lungo cerchiamo la segreteria di regata per iscriverci alla practice race, salvo scoprire che ci sono 3 ordini di cartelli che indicano tre luoghi diversi, uno dei quali accessibile solo dalla strada e non dal piazzale barche. Ovviamente è lì che dobbiamo andare. Ci spariamo tre belle prove con l’ariona di cui sopra: qualcosa tipo 15-17-18 sui 27 partenti, dietro di noi l’ometto sfizzero e EL DIABLO ovvero ITA 666 che per me sono i migliori della regata: sponsorizzato dalla Warstainer, si scolano un paio di lattine  a prova: io cerco di fare subito amicizia, per scroccare ovviamente.
Dopo queste tre prove, per un miracolo eucaristico (sicuramente da parte dele suore crocifisse) il ritorno è di bolina, con vento a salire of course.

le foto sono arrivate solo 4 mesi dopo.

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