Ieri
allenamentino pomeridiano con la fragliotta girl, giusto un’ ora e spicci ma
con uno scirocco interessante, 8-9 nodi con raffichettepiù. La prossima regata
del presigiuosissimo campzona l’eurotimoniere non c’è (in vacanza…tsk), quindi io ho convocato la prodiera/bis per
allenarci un po’ prima della succitata regata, che stando ai programmi faremo
insieme. Io al timone, tanto per svariare un po’. A Natale le regalerò una teca
trasparente della sua grandezza con su scritto “in caso di emergenza rompere il
vetro” e ce la riporrò dentro, insieme ad un tangone e 5 metri di spectrino del
4. Ma questa è un’ altra storia.
La storia di
oggi è che alla prima issata poggio una vita e mezzo, a momenti strambiamo
perchè ovviamente nella mia testa orami ci sono angoli da strapoggia…maledetto
laser…pure sul dritto devo guardare i filetti o prendere un riferimento a
terra, se vado a sensazione di chiappe me la tiro addosso alla poggia. Maledetto
a me e a quando sono salito sul laser, mi sono scordato come si timona una
barca normale.
Le cose belle
di ieri:
- uscire in barca dopo il lavoro, ovvio
- appena scesa l’aria la barca era piatta perfetta, non è la tecnica gambe-schiena-paranco a fare difetto
- le planate di spi, quando mi ricordavo di orzare
- le boline con poca onda dentro la diga, si planava….eheheh
le cose
brutte:
- con due nodi in più prodiere tutto fuori, io alle cinghie e…barca storta. O le scorcio/chiudo le crocette o non si va da nessuna parte con ’sto scricciolo appeso.
- Le strambate: quasi non mi ricordo come si fa, da dietro L
- L’imminente partita della nazionale: dopo solo un’ora fuori era già ora di tornare per non perderne neanche un minuto, però ne è valsa la pena dài: sia dell’uscita che della partita.
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