Sabato, ultima prova del primaverile altura, vento quasi al minimo storico tanto per cambiare.
Facciamo una prova sola, ma vuoi per la ballerinosità del detto vento, vuoi perché Jonathan per la prima volta dall’inizio del campionato azzecca due bordi arriviamo maluccio, verso al quinta posizione. Insomma siamo lì che non ci schiodiamo, con le ariette non c’è niente da fare, se non comprare delle vele nuove…
Domenica, dopo il bel sole di sabato è nuvolo e c’è vento sotto la soglia. Vado alla LNI con la speranza dei disperati, visto che la giornata non promette nulla di buono.
L’eurotimoniere non è ancora arrivato, e ci sono un paio di speranzosi come me che armano dei laser, potrebbero ricombinarsi in 470, ma a quanto pare no. Amen, aspetto il mastro timonatore e apro la barca mentre uno scirocchetto timido come un cucciolo di koala iniziaa fare capolino. Arriva il timonatore, decidiamo la centra della giornata (la n°4 con un pizzico di crocette in più, una sottile tiratina di puller, mezzo cm di meolo e controzeppatore marinato nel vino bianco) armiamo e usciamo. Chi ben comincia è a metà dell’opera, e incredibile ma vero, sto al trapezietto. Giriamo un po’ a scazzo, andiamo da tizio che nel frattempo è uscito, poi andiamo a vedere dei catamarani che giocano, poi ingaggiamo e sverniciamo un bavarione col gennaker insomma una giornata un po’ così. Nel frattempo che girovaghiamo il vento sale e sale e sale ancora, adesso saranno 8-10 stabili e iniziamo a fare sul serio: devo addirittura stendere le gambe!
Giriamo per tutto il pomeriggio tra boline laschi e poppe, issate così, issate cosà, insomma non ci facciamo mancare niente del repertorio.
Un allenamento spettacolare, e dalla mattina non ci avrei scommesso un soldo bucato…
Infine in serata mi sono rivestito casual chic per presenziare alla cena Vela+golf dove il jet-set della Pescara bene si era dato appuntamento per la cena di gale e le premiazioni presso il prestigioso Villa Sporting chi più ce ne ha ce ne metta, dove la cena era gratis, s' intende.
Facciamo una prova sola, ma vuoi per la ballerinosità del detto vento, vuoi perché Jonathan per la prima volta dall’inizio del campionato azzecca due bordi arriviamo maluccio, verso al quinta posizione. Insomma siamo lì che non ci schiodiamo, con le ariette non c’è niente da fare, se non comprare delle vele nuove…
Domenica, dopo il bel sole di sabato è nuvolo e c’è vento sotto la soglia. Vado alla LNI con la speranza dei disperati, visto che la giornata non promette nulla di buono.
L’eurotimoniere non è ancora arrivato, e ci sono un paio di speranzosi come me che armano dei laser, potrebbero ricombinarsi in 470, ma a quanto pare no. Amen, aspetto il mastro timonatore e apro la barca mentre uno scirocchetto timido come un cucciolo di koala iniziaa fare capolino. Arriva il timonatore, decidiamo la centra della giornata (la n°4 con un pizzico di crocette in più, una sottile tiratina di puller, mezzo cm di meolo e controzeppatore marinato nel vino bianco) armiamo e usciamo. Chi ben comincia è a metà dell’opera, e incredibile ma vero, sto al trapezietto. Giriamo un po’ a scazzo, andiamo da tizio che nel frattempo è uscito, poi andiamo a vedere dei catamarani che giocano, poi ingaggiamo e sverniciamo un bavarione col gennaker insomma una giornata un po’ così. Nel frattempo che girovaghiamo il vento sale e sale e sale ancora, adesso saranno 8-10 stabili e iniziamo a fare sul serio: devo addirittura stendere le gambe!
Giriamo per tutto il pomeriggio tra boline laschi e poppe, issate così, issate cosà, insomma non ci facciamo mancare niente del repertorio.
Un allenamento spettacolare, e dalla mattina non ci avrei scommesso un soldo bucato…
Infine in serata mi sono rivestito casual chic per presenziare alla cena Vela+golf dove il jet-set della Pescara bene si era dato appuntamento per la cena di gale e le premiazioni presso il prestigioso Villa Sporting chi più ce ne ha ce ne metta, dove la cena era gratis, s' intende.
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