Venerdì ho
boicottato la piscina per andare in acqua di mare, come sempre dopo il lavoro,
il giorno se ne va, la squadra rientra e il piccolo Corr esce. Onda bastarda, l’Adriatico
al meglio delle sue condizioni: altezza d’onda 1 metro, periodo d’onda 1,6 secondi, vento 7 nodi a
calare, direzione 30° rispetto al vento.
Onda bastarda
e basta.
Ricordo bene
la teoria: sull’onda si accompagna la prua della barca con delicatezza alla
poggia per scendere in accelerazione senza sbattere, usando la schiena al
meglio per limitare i movimenti di timone. La pratica è un susseguirsi di
sbanf-sbang-stonf-Sbadaschioff!!
Io timono da
dio, non c’è niente da dire. In Teoria.
Al traverso
invece la detta onda si fa perdonare, perché regala delle surfate al limite
dell’orgasmo :-)
Sabato niente,
sono stato risucchiato da doveri familiari (ma come hai studiato ingegneria
meccanica e adesso non vuoi progettare e montare -ripeto montare- un impianto
di irrigazione per il terrazzo di 862 metri quadri per riprodurre una jungla
equatoriale pensile? E che hai studiato a fare? Mentre lavori io ti guardo da
qui, che lì c’è il sole…) e idem buona parte della domenica.
L’impianto ha una piccola perdita, chissà dov’è |
La parte minore
della domenica invece me la sono svignata in mare, col vento giusto e con il LNI
superfig laserist squaron. A parte il fatto che i radiales mi hanno asfaltato
durante le mini regate, direi che domenica prossima potrebbe essere la volta
buona che facciamo una regata normale…dopo aver fatto:
- regata con botta da nord da 38 nodi
- regata con nebbia da sud e bonaccia assoluta, annullata perché la barca giuria si era persa
- regata con altra botta da ovest questa volta da soli 32 nodi, gli Standard desaparecidi (io pure sia chiaro!)
A questo
punto aspettiamo qualcosa da est, però potrebbe essere la volta buona ed essere
una gentile brezza da 8-10 nodi.
Finger crossed!
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