giovedì 6 ottobre 2011

L’adunanza – secondo giorno

 Il secondo giorno si apre con l’astuzia organizzativa dell’anno: delego alla MAMMA i panini. Lei si sveglia alle 6 meno un quarto per affettare, lei. Io mi sveglio alle 9 tonde tonde, carico tutte le bontà alimentari del caso e schizzo alla Lega come una faina incazzata (l’influenza di Mario inizia a farsi sentire…).Dopo la semicazziata di ieri, i marinaretti sono tutti più o meno in orario. Prima di andare in acqua ci godiamo i filmati di ieri, le nostre manovre, con i commenti degli istruttori. Alla voce “issata spi” si vedono nell’ordine (per compassione tacerò gli autori delle manovre):
  1. passaggio di boa largo, poggiata inconsistente, issata in tempi epici. Commento: “la regata è finita nel frattempo”
  2. Lunghi in layline, issata lenta lentissima. “questi vanno in Croazia, basta che poi si ricordano che la boa è qui”
  3. Prodiere fuori assetto, issata nei limiti della decenza. “prodiere a gambe aperte come un caimano, issata…mmh, va bene…(paragonata ai precedenti!)
  4. Passaggio nella norma, spi in ritardo, tangone sottovento (?!): “questi…cazz…vabbè, niente hanno fatto un’ invenzione. Carino però.”
Un caimano. Mi spiegate come fa ad aprire quelle gambette corte e tozze che si ritrova?
Indi poscia andiamo in mare, dove con vento un po’ minore id ieri (ma più onda incrociata pensa te che culo, il ginocchio ringrazia) facciamo esercizi di manovre a go go. Oggi è il giorno delle roll tack. Qualcuno rolla un po’ troppo e va in acqua, mavabbene…
E poi ancora issate, manovre , assetto e velocità.
Alla fine ci spariamo anche un paio di regatine, che in fin dei conti servono a farci divertire e tornare a terra felici e contenti, come nelle migliori favole. La regatina n°1 la facciamo con le partenze ad handicap per evitare che i leprotti (cioè noi) scappino via. Finiamo davanti di poco, cincishiamo un po’ sull’arrivo, io ho voglia di farmi una sparata al lasco ma a quanto pare non si può. Uff…
La seconda provetta partiamo alla regata maniera. Di bolina scopro con gioia che il distacco abissale si è ridotto, gli altri viaggiano con buon passo, tanto che di poppa, dove sbagliamo completamente bordo finiamo dietro Daniele e Cardoncello, ma pensa te!
Loro tornano a terra con dei sorrisi che vanno da orecchio a orecchio. Noi con la certezza che in alcune condizioni la barca di poppa non va, come a San Benedetto. Ci dovremo lavorare su.
Per fortuna che al circolo ci attende la mia dolcissima metà, dispensatrice di lietitudine e aperitivi, e tutto passa in secondo piano davanti a un bellini…

Nessun commento:

Posta un commento