lunedì 18 luglio 2011

Ce ne fossero di week end così…

Iniziamo da venerdì: decido per uscire in laser, arrivo nel tardo pomeriggio e non c’è un refolo che sia uno. Poco male, prendo tre-quattro laseristi che passavano di lì e li converto al beach volley: il campo di gioco si presta benissimo al beack volley eroico, ovvero quella particolare specialità sportiva in cui il campo è ricoperto di oggetti appuntiti, ed il dolore è parte integrante dello sport (è assurdo che mezza LNI si stia impegnando a far crescere l’erba nel risicatissimo prato con concimi, annaffiamenti, danze della pioggia e tutto il corollario mentre e qui, dove ci vorrebbe solo sabbia, cresca allegra e rigogliosa la miglior gramigna pungi cosa di sempre). Comunque ci facciamo la nostra bella partitella, nel miglior stile la pallavolo dei citronari…
Dopo la partita approfitto delle forti braccia dei pallavolisti per caricare il laser sul carrotraino così mi risolvo in anticipo una bega.
Il pallone con cui abbiamo giocato a beach volley eroico, fa pandant con il campo.
Sabato mattina ho appuntamento con la Fragliotta girl per uscire in 470. Scopro con un po’ di disappunto che i fragliotti boys hanno paccato quindi siamo soli nell’universo, mentre speravo di fare due bordi con un pari grado…
Vabbè, peggio per loro armiamo e usciamo che c’è già un po’ d’aria frizzantina. Appena fuori dalla diga iniziamo a bolinare, le spiego come agganciarsi e lei va fuori. In piedi.

IO: ok appenditi, io ti cazzo la randa: come la barca inizia a sbandare gradualmente tu vai fuori.
FG: ok! si! pronti! Yuppiii!
IO: dai! assetto!
FG: ecco fatto! Siii! Sono proprio bravissima! XD
IO (che non capisco perché la barca sbanda ancora mi giro e guardo che combina): mmmhh si bene così, però adesso rientra
FG: ok,bello il trapezio non è difficile!
IO: si si adesso ci riproviamo, però questa volta vai di lato non in alto, ok?
FG:…

Al terzo tentativo ce l’abbiamo fatta. La cosa veramente impressionate è che normalmente i prodieri un po’ inesperti di solito stanno a gambe larghe, si puntano sulle sartie, si scordano la scotta in barca, si aggrappano alla maniglia come se fosse l’unica salvezza in un mondo ostile.
Dopo un quarto d’ora di trapeziame Fragliotta girl si aggrappa ancora alla maniglia e a momenti ci pomicia, però ha i piedi vicini, sta a centro barca (!) e quando necessario stende le gambine, pensa te che brava.
Wow dopo un quarto d’ora con me ha già capito tutto, se avesse un istruttore disposto a creparla di esercizi diventerebbe forte questa qui.
L’aria continua a salire e noi diamo spi, un po’ di poppa, poi orziamo facciamo lasco: planatoni! Si appende fuori e porta spi come se niente fosse, faccio fatica a credere che è la prima volta che trapezia questa qui. Nel contempo le spiego gli arcani segreti del pompaggio anche se non tutte le ciambelle escono col buco, ci manca coordinazione. Poi di nuovo bolina, di nuovo lasco, insomma oggi è decisamente un bell’andare: mi tocca addirittura cinghiare, wow!L’unica cosa che proprio non le riesce è di rientrare al volo: non ce la fa a sganciarsi fuori, se si appende sulle braccia cade in mare miseramente (forse, non ha voluto rischiare)-
Domenica regata laser a Ortona. Una regata bellissima, una giornata stupenda, sono arrivato ultimo.

Stay tuned

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