mercoledì 20 ottobre 2010

Falsi miti e false paure

Parliamo di spinnaker. Lo spi è la bestia nera di molti, moltissimi velisti amatoriali, che magari hanno la barchetta, che magari fanno pure le regate, ma che seriamente preferirebbero far uscire a cena la propria figlia con un ingegnere nucleare sovrappeso piuttosto che dare spi di poppa.
…tesoro tu stasera vai lì e chiedi di Armando, che ieri papà non ha voluto dare spi. E vestiti carina!

Ma dico io.
Ma dico.
Io sono un velista medio, vado in 470, ma non sono neanche lontanamente paragonabile a un 470ista autentico. Se vado per regate serie colleziono i dnf. Eppure quando esco con la fidanzatina (la fidanzatina non è Larissa Nevierov) sul bordo per tornare a terra diamo spi. E si, stiamo ancora insieme. E no, non è un astuto modo per farla fuori e cercare di farlo sembrare un incidente. Lo facciamo e basta. Magari con vento sostenuto lasciamo perdere, ma fino a 10-12 nodi è la norma.
Iniziamo a sfatare qualche mito pericoloso:
  • gli spinnaker non vengono allevati fin dalla più tenera infanzia per uccidervi
  • anche se ci riescono benissimo
  • è possibile impiegare più di 10 secondi per manovrare, certo non ci vincerete le regate, ma tanto siete a spasso!
  • sopra i 15 nodi dare spi su un cabinato non è follia: di poppa l’apparente crolla drasticamente e potete sempre ammainare dietro la randa. Non fatevi fregare alle due ore di bolina dura con il vento in faccia: prima di issare dovrete poggiare e penserete: “ehi, ma il vento è calato!” già che ci siete cercate su google la definizione di vento apparente.
  • Sopra a 15 nodi sulla deriva magari ci vuole un po’ di pelo sullo stomaco, ma è umanamente possibile e divinamente divertente.
  • Se le cose si mettono male è possibile mollare scotte e braccio e renderlo inoffensivo. Come quando la barca si sdraia e molli randa, hai presente?
  • Il groviglio di cime aggiuntive rispetto alle vele bianche richiede di essere ordinati, certo, ma ditemi voi se per mare ci si può prendere il lusso di essere approssimativi.
  • Strambare non è una roulette russa. Basta farlo a colpo secco, quando siete alla massima velocità con lo spi bello gonfio e la randa sgonfia. In questo essere derivisti aiuta.
  • Uno dei più bravi prodieri in altura e minialtura che ho conosciuto è una donna sui 55 kg, quindi non è un fatto di forza fisica.
  • A conferma di ciò, Io stesso potrei battere a braccio di ferro la nazionale olimpica di 470 femminile, almeno spero…

Ora passiamo alla parte pratica:
è molto semplice, basta legare all’albero maestro un vostro amico che possiede il segreto della conoscenza delle andature portanti e percuoterlo ripetutamente mentre lo portate al largo, a quel punto dovreste essere quasi sicuri che collaborerà.
Insomma il succo della storia è che se volete provare a dare spi fatelo e basta, un giorno che ci sono 6-8 nodi e poche pippe! Sulla tecnica…il mondo è pieno di manuali che dicono tutti la stessa cosa: sceglietene uno a caso e leggete.

Ulisse legato all’albero della nave, si notino oltre lo sguardo terreo dell’eroe anche l’antico fiocco-pallone sullo sfondo e la sirena alla scotta.

3 commenti:

  1. Parole sante.....Un unico appunto: 6-8 nodi di reale sono un po' pochini per fare pratica, io consiglierei 10-15.
    Ciao
    Simone

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  2. io suggerisco 6-8 che se non sai ammainare e sei da solo non te lo tiri in testa...

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  3. amore, il fatto che stiamo ancora insieme la dice lunga... ;-)
    La "Fidanzatina"

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