giovedì 5 agosto 2010

Timonismi/1

attenzione: questo articolo è un po’ da nerd e quindi palloso. Fuggite sciocchi!
Domenica quel sant’uomo dell’eurotimoniere ha portato la barca con QUESTO!

Per gli appassionati di meccanica della frattura, si possono notare le linee di spiaggia e la zona resistente che ha ceduto di schianto alla fine. La zona resistente è verso poppa, cosa prevedibile visto che lo snodo è stato sempre riposto in flessione verso poppa, quindi con la parte prodiera in trazione. Ha passato in questa posizione la maggior parte della sua vita. Sul pezzo sono presenti numerose cricche, quindi a stare attenti era un avaria prevedibile. Comunque sia sono andato dal mio pusher di cosine da barche e ho preso questo stupendo snodo:

per metterlo in opera, è stato necessario in primo luogo smontare i pezzi semidistrutti del vecchio. Lo stick ha un perno in alluminio ribattuto, che tiene in posizione lo snodo in gomma. Esistono vari modi fantasiosi per toglierlo, ma probabilmente il più semplice è fargli saltare la testa con il trapano e poi batterlo con un punteruolo fino a farlo uscire per un po’ dalla sua sede. Infine l’ho tirato via con le pinze. Nessun problema in questo.

Indi ho dovuto allargare i fori sullo stick, perché il perno Ronstan è largo 4.75 mm contro il foro da 4 del vecchio perno. Quindi ho dovuto fare dei fori da 5 mm: ci va un po’ largo e la cosa non mi piace molto. Potendo l’ideale sarebbe fare dei fori senza gioco o con interferenza minima (4.6-4.7 al massimo, chi non ha in casa una punta da 4.7 mm?). Ho messo in sede il nuovo snodo (la cui forma è molto più figa del precedente!)e l’ho forato. La gomma è elastica, quindi se la forate con una punta da 5 ottenete un foro da 3.5 di forma irregolare, sapevatelo. Quindi per tentativi ho allargato il foro sulla gomma (solo sulla gomma!) fino a 6 mm, che corrisponde ad un diametro reale tale che il perno ci entra a martellate senza troppi problemi.
ATTENZIONE!
Prima di montare lo snodo e perno definitivamente infilate il tubetto di termoretraibile e il copri-cazzullo in plastica nera che poi andrà claccato sul porta snodo sulla barra. Se non lo fate siete molto stupidi e passerete la serata con pinze e fil di ferro a cercare di far entrare la parte quadrata dello snodo nel foro tondo del copri-cazzullo, mentre sacramentate a mezza voce. Come lo so? …ehm…
Dicevamo, montate lo snodo, infilate il perno e rifilatelo con un seghetto a ferro, o una mola se l’avete. Il perno fornito dalla Ronstan è un perno cavo di acciaio inox, probabilmente è pensato per gli stick in carbonio che hanno un diametro esterno maggiore del mio stick in alluminio. Non rifilatelo proprio a filo, che alla lunga magari i fori sullo stick si rifollano e il perno scappa via. Io ho lasciato circa un mm per parte. Fatto questo resta solo da proteggere il tutto con la guaina termoretraibile che potete scaldare con un qualsiasi phon.
Sulla manutenzione futura: per allungargli la vita utile può essere una buona idea smontarlo dalla barra tutte le volte. Ci vuole un attimo!
Un truciolo riccioluto, stupendo esempio di lavorazione a bassa velocità di taglio di un materiale duttile.

In tutto questo ho notato che i rivetti che tengono insieme la barra sono un po’ lenti, e che quindi andranno sostituiti a breve, inoltre vorrei mettere delle guarnizioni in gomma in modo da annullare completamente i giochi tra pala e barra, ma questo ve lo racconto un'altra volta.

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