giovedì 26 agosto 2010

Prurito alle mani

la zucchina: terrore di ogni velista aduto che becca dalla parte sbagliata del campo un salto di vento consistente

Come dissi illo tempore, il campionato snipe lo sto guardando solo da internet. E quel che leggo non mi piace. Sul sito di classe ho notato una certa vena astiosa e polemica nei confronti dell’organizzazione del CDR e così via. Andate e leggete, e verificate se è come la vedo io.
Ad ogni modo siccome ho un certo prurito alle mani, chè non si va per mare da troppi giorni, faccio un po’ l’avvocato del diavolo, per la serie “il piccolo Corr e le cause perse”.

Comunicato n°1: la classifica sul sito della LNI gestito da volontari è apparsa neanche un’ ora dopo il comunicato sul sito snipe. Ora per chi non lo sapesse: la persona che gestisce il sito è un socio ordinario della LNI (non pagato), che inoltre presta assistenza sui gommoni. Mi sembra ovvio che dovrebbe procurarsi a sue spese un portatile impermeabile con connessione satellitare per aggiornare la classifica mentre salpa la boa di bolina…visto che sta lavorando gratis per far divertire altri io ringrazierei ad ogni passaggio di boa e stop.

Comunicato n°2: il CDR è cattivo cattivo, non ha annullato la prova, gnè! Mi spiace che chi scrive sul sito snipe pensi che i numeretti su quella palla girevole a prua siano numeri da giocare a lotto, ma quella è una bussola…
Comunque, io ricordo ancora quando a 6 anni la mia mammina premurosa mi diceva:

Mamma: Corrado lavati le manine su, ricordati del principio giuridico del “tam quam non esset” e mangia tutte le zucchine!
Corr: ma mamma! A me le zucchine non mi piacciono, e voglio aggiustarmi le leggi come voglio io!


Posso capire che chi scrive questo comunicato non gradisca le zucchine o i carciofi anche se sono pieni di vitamine. Ma il principio del “tam quam non esset” no, Perdincibacco! Tale principio sostiene in breve che se un evento danneggia tutti allo stesso modo, è come se non fosse avvenuto, perché nessuno in principio ne viene avvantaggiato. Ora siccome i salti di vento sono casuali sul campo di regata e non avvantaggiano COSCIENTEMENTE tizio o caio è evidente che il detto principio deve essere applicato. L’empirica dimostrazione di questo fatto è che quelli forti finiscono sempre davanti, salti o non salti.
Non si cada nell’ errore di dire: 20° a destra, chi sta a destra avvantaggiato! Il piccolo Corr sbaglia e non ha finito le zucchine! Bravi gli idioti: perché il Padreterno la sera prima ha telefonato a quelli fortunati/bravi sulla destra del campo per dirgli che avrebbe fatto girare il vento… certo come no. Mi spiace ma si partiva tutti uguali nelle medesime condizioni. Tam quam non esset, appunto

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