lunedì 23 agosto 2010

Assistenza sociale

Con questa blanda promessa mi hanno convinto ad assistere…ma questa graziosa assistente non c’era!

In quanto socio del circolo che organizza il campionato italiano snipe nel week end ho dato il mio contributo per l’assistenza. Sia da apprezzare il magnificente e magnanimo gesto con cui ho rinunciato a ben 2 giorni di allenamento a favore della comunità giovanile degli sniper…ora scusatemi ma devo andare a posare per il busto di marmo che ho commissionato per commemorare l’evento. Il busto sarà esposto come monito sullo scivolo di alaggio, che verrà ribattezzato, con pubblica cerimonia, in mio onore.
A parte questi umili dettagli, sabato sono state disputate tre prove, e io ho fatto l’assistenza a terra. In teoria ero di stanza alla base nautica in collegamento radio con il CDR, e con un gommone a disposizione pronto a correre sul campo di regata per ogni necessità. Nella pratica la mia radio era incapace di trasmettere, e quindi ho passato la giornata steso sul lettino a sonnecchiare sotto l’ombra, i miei unici interventi sono stati:
  • mettere in salvo il portafoglio di uno degli organizzatori, l’aveva dimenticato in bagno
  • procurare un carrello alaggio per un gommone di alto adriatici
  • aiutare un po’ a tirare le barche a terra a fine giornata.

Il tutto senza poter confermare che avevo ricevuto e copiato le richieste…
Il giorno dopo, a causa di inspiegabili rotazioni nelle mansioni, sono finito sul gommone posaboe di poppa, e a bordo avevamo come ospite un allenatore trentino. A parte mettere in acqua la boa e ripescarla a fine giornata, siamo andati più o meno in giro seguendo la flotta per il campo di regata, c’era un po’ di onda, e con equipaggi giovani e imberbi è meglio essere vicini in casi di necessità. Ci siamo visti due prove dal mare. I nostri atleti hanno occupato stabilmente la metà bassa della classifica, ma niente da recriminare: sono saliti per la prima volta sul doppio 10 giorni fa. Decisamente positivo ed encomiabile il gesto di alcuni proprietari di prestare le loro barche ai ragazzini per farli regatare.
Il mio personalissimo momento di gloria durante la seconda bolina della prima prova, si chiacchierava con l’esperto velista trentino:

io: “i tuoi ragazzi vanno bene, però secondo me non stanno cinghiando alla morte. Se ce ne hanno ancora nelle gambe forse possono prendere un po’ di potenza, raddrizzare l’albero
allenatore nordico (un po’ scettico):mmhh..ma tu dici mollare il vang? Il Cunningham?”
assistente capo (snipista, istruttore, atavica battaglia 470 VS Snipe, bofonchiato con tono molto scettico): "mah…"
io: “ma si insomma, in definitiva hanno quasi tutto il culo in barca…”

un quarto d’ora dopo, dopo che i lacustri ragazzi (bravi) hanno concluso quarti, il coach altoatesino chiede di avvicinarsi alla barca: “ciò bravi ragassi, bravi…’scoltate, se ce ne avete ancora, mollate un po’ di vang , raddrizzate l’albero e date più potenza alle vele! Davi, dagli due dita di cunny, ciò bravi…dai adesso!”

certe volte mi stupisco di me stesso…

Nessun commento:

Posta un commento