Le solide basi del 470ista zonale
Siamo a giorni 2 dal CACO e si vive ancora nella più traballante incertezza. Mi riferisco ovviamente al 470, la principessa delle classi olimpiche (la regina è sempre e per sempre la Star) nonché cenerentola della Zona.
Traballiamo mentre facciamo i conti di chi ci sarà, di chi non ci sarà, di chi vorrei ma non posso, di chi potrei ma non voglio.
Traballiamo mentre facciamo i conti di chi ci sarà, di chi non ci sarà, di chi vorrei ma non posso, di chi potrei ma non voglio.
- Un equipaggio ha la barca ferma per riparazioni e non sa se ce la fa, cerca di fare fretta al cantiere
- Un equipaggio ha tanta voglia, ma è senza prodiere e senza timone (son cose che si trovano) e con poco tempo libero (e questo è un problema)
- Un equipaggio deve studiare.
- Un equipaggio è fuori per il week end e presta il timone a quello senza (se non altro lo spirito di marineria c’è, chapeau)
- Due equipaggi devono lavorare
- Almeno un equipaggio non sa come portare la barca, e può regatare solo in un raggio di un miglio dal “porto” di Francavilla
Oggi pomeriggio io, speranzoso e ottimista, vado a disalberare e caricare il nobile vascello, dopo aver bruciato una ricarica telefonica in tre giorni per cercare equipaggi, equipaggiamenti e persone equipaggiabili. In pratica ho speso il mio tempo a caricare al gran galoppo un valoroso mulino a vento…
Ah vile fellone, che san Giorgio mi protegga, non ruberai l’aria libera alla mia randa con le tue rotanti pale!
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