cla il sipario sulla splendida kermesse della vela Abruzzese e molisana...questo è quello che vorrei scrivere
E con questo post chiudiamo l’argomento. L’unico articolo in merito è qui. ora mi tolgo un po’ di sassolini dalla scarpa in ordine sparso, tra le cose che mi riguardano da vicino: contrariamente alla tradizione italiana farò nomi e cognomi, ‘fanculo tutti. I fatti:
- Martedì mattina incontro rapidamente Domenico Caravaggio, che mi dice di non sapere se ce la farà per giovedì ad avere la barca pronta. Si da anche dello “stupidotto” per essersi ricordato proprio adesso che c’era la regata, in fondo il calendario era in giro da un bel po’. Mi inizio ad abituare all’idea che l’unico avversario pericoloso non ci sarà, secondo me non fa in tempo, ha la barca completamente smontata.
- Martedi in giornata chiamo Luca Tomassetti, che dice di voler partecipare, gli suggerisco di contattare la Fraglia per vedere se c’è un prodiere appiedato. Non si fa più sentire, immagino non abbia avuto successo nella ricerca.
- Durante la settimana vanno e vengono telefonate (ho fatto fuori una ricarica da 25 sana per avere un'idea). Giovedì sera erano previste 4-5 barche presenti sulla linea, con l’aggiunta di un ulteriore equipaggio sabato: due francavillesi CNF (Lorito e Cardone), Il coach Azzariti (CNF), io (LNI), e in aggiunta sabato Matteo Pagliuca (LNI). Se poi ce la fa Domenico Caravaggio (CVO).
- Io personalmente mi sono impegnato per creare le condizioni logistiche per favorire il trasporto delle barche francavillesi e pescaresi, c’era disponibile il carrello a due posti di Giovanni Dolce che gentilmente lo metteva a disposizione.
- Secondo un accordo telefonico delle 17:00 circa con Marco Cardone del CNF, ci saremmo dovuti incontrare tra le 19:30 e le 20:00 alla LNI, per vedere di prendere e usare questo carrello.
- Giovedì sera Marco Cardone alla LNI non si è visto, io ero comunque lì per sistemare la mia barca. A successiva telefonata (da parte mia) mi ha detto che più o meno aveva risolto, discusse varie soluzioni tecniche per portare due barche. Ci siamo salutati con un “ci vediamo domani a Termoli”
- Sempre Giovedì in giornata ho sentito Matteo Pagliuca, suggerendogli di contattare Andrea Di Nicolantonio per partecipare alla regata. Gli faccio presente la disponibilità del carrello. Dopo un rimbalzo di telefonate, si accordano per venire sabato (Andrea il venerdì non c’è).Ci accordiamo per qualche modo per iscrivere la barca dal venerdì, al limite se il comitato è inflessibile anticipiamo noi la quota. Permane il problema di riportare la barca a casa la domenica: c’è la mia macchina disponibile per trainare il sabato all’andata. Comunque conveniamo che bene o male qualcosa salterà fuori.
- Venerdì mattina arriviamo a Termoli, ci siamo solo noi e Alberto Azzariti con Francesco Dolce, new entry fragliotto. Aspettiamo un po’, e poi un altro po’
- Parte un nuovo giro di telefonate, nel quale scopriamo che Marco Cardone il venerdì era impegnato con l’assistenza ad un corso di vela, cui partecipava (non so in quel veste, se allievo o aiuto istruttore) suo figlio, che doveva essere uno dei due timonieri delle barche del CNF.
Mi permetto un piccolo commento:
appare evidente che l’impegno della scuola vela era preso da un certo tempo, non è che ti svegli la mattina e vai. Marco Cardone è una persona che spinge parla e vola sulle ali della fantasia per creare un movimento francavillese di velisti e regatanti sul 470, e l’alfiere di questo movimento è suo figlio: la testa di serie del CNF. Ecco per creare il movimento alle regate ci si dovrebbe almeno partecipare. ma soprattutto, se decidi diversamente sei pregato di dirlo. A me , quando ci parliamo per telefono.
Fine del commento, rinizio con i sassolini:
- Dal giro di telefonate del venerdì mattina viene fuori che Matteo Pagliuca non verrà sabato, io gli faccio presente che un modo per portare la barca si trova, il vento c’è ed è divertente, Andrea è disponibile. Lui mi risponde che sostanzialmente è troppo un casino, troppo difficile. Tra le righe intuisco che ha scazzato, e che sabato mattina vuole dormire.
- A questo punto sfanculo tutto e tutti prendo l’euro timoniere, il Coach e Dolce Jr e ci andiamo a buttare in acqua per un 3 ore di planate, e il resto è storia nota.
Traete voi le vostre conclusioni, io ho tratto le mie:
gli assenti hanno torto, sempre.
Caro Corrado condivido in pieno il tuo punto di vista... tuttavia la mia assenza è stata dovuta al fatto che io non avrei comunque avuto il mio prodiere(in quanto Di Nicolantonio avrebbe voluto timonare anche lui).L'unico prodiere che era saltato fuori è stato il fratello di Marco Cardone persona amabilissima ma per quanto mi riguarda,troppo pesante per il 470(nota:Marco Cardone si è anche scazzato quando ho gentilmente declinato l'offerta dicendomi di non fare il fenomeno....bah a volte mi chiedo se sappia cos'è un 470)Quindi la sostanza è....avendo una barca già poco competitiva,ed avendo allestito un equipaggio di fortuna....ho ritenuto inopportuno percorrere 400 km per farmi una passeggiata con il 470.La vela è un gioco che come ben sai si cerca di giocare quantomeno alla pari e, per quanto mi riguarda i presupposti per giocare bene non c'erano!E poi non ci prendiamo in giro....ma te ti diverti con 3 barche sulla linea?????Saluti
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