Venerdì pomeriggio: mezza giornata off dal lavoro, scappo in mare con il laser, ovvio. Allenamentino tanto per gradire, poco vento onda un po’ ripida, molto utile per migliorarsi (ma non vuol dire che mi sono migliorato, anzi…). La vela da allenamento è un lenzuolo informe, nessun riferimento valido su angolo e velocità, ma tante manovre. a tratti riuscivo a non piantarmi, di poppa un pianto continuo. Buono!
Sabato: vengo opzionato per un pranzo parentale della dolce metà con ravioli e anticipo d’agnello. Posto l’impegno, succeda quel che succeda alle 12:30 a terra. Vado al circolo che c’è un bel sole ma neanche un filo d’aria, e faccio un po’ di lavoretti troppo a lungo rimandati, e poi la dolce metà mi ha viziato con un po’ di DSK 75 dentro l’uovo…così armo un paio di manovrine al laser, stucco un po’ di bottarelle al 470 e cambio la cima aprivaree del tangone. Insomma mattinata manutentiva, poi verso le 12:00 si alza il vento…i Veteradial armano, io con estrema sofferenza rinuncio e preparo lo stomaco. Medio!
Domanica: appuntamento alle 9:30 per l’allenamento pasquale di 470 col prodiere ufficiale. La maledizione di Tutankhamon non molla, e armiamo nella piatta più totale, ed è pure nuvolo. Ci vestiamo (di nuovo con la stagna ,sic!) e il mio prode da il meglio di se con il picco di sforzo della giornata, stabilendo il suo nuovo record personale: 7’ e 32” per infilarsi lo scarpino sinistro, 11’ e 09” per lo scarpino destro. Al compleanno gli regalo un calzascarpe. Dopo questo immane gesto atletico rimaniamo ad aspettare fino a mezzogiorno che si alzi anche il più timido refolo, ma niente. Smontiamo tutto e ci rimettiamo in abiti civili…l’astinenza di 470 continua. Tra l’altro chiudendo la barca mi sono accorto che le lamelle della deriva si sono scollate di nuovo. E ha pure iniziato a piovere, che odio.
L’unica raffica degna di nota (4 nodi) si è avuta quando ho aperto il telo del laser e ho fatto finta di armare. Qualcuno lassù mi prende per il culo. Pessimo!
Sabato: vengo opzionato per un pranzo parentale della dolce metà con ravioli e anticipo d’agnello. Posto l’impegno, succeda quel che succeda alle 12:30 a terra. Vado al circolo che c’è un bel sole ma neanche un filo d’aria, e faccio un po’ di lavoretti troppo a lungo rimandati, e poi la dolce metà mi ha viziato con un po’ di DSK 75 dentro l’uovo…così armo un paio di manovrine al laser, stucco un po’ di bottarelle al 470 e cambio la cima aprivaree del tangone. Insomma mattinata manutentiva, poi verso le 12:00 si alza il vento…i Veteradial armano, io con estrema sofferenza rinuncio e preparo lo stomaco. Medio!
Domanica: appuntamento alle 9:30 per l’allenamento pasquale di 470 col prodiere ufficiale. La maledizione di Tutankhamon non molla, e armiamo nella piatta più totale, ed è pure nuvolo. Ci vestiamo (di nuovo con la stagna ,sic!) e il mio prode da il meglio di se con il picco di sforzo della giornata, stabilendo il suo nuovo record personale: 7’ e 32” per infilarsi lo scarpino sinistro, 11’ e 09” per lo scarpino destro. Al compleanno gli regalo un calzascarpe. Dopo questo immane gesto atletico rimaniamo ad aspettare fino a mezzogiorno che si alzi anche il più timido refolo, ma niente. Smontiamo tutto e ci rimettiamo in abiti civili…l’astinenza di 470 continua. Tra l’altro chiudendo la barca mi sono accorto che le lamelle della deriva si sono scollate di nuovo. E ha pure iniziato a piovere, che odio.
L’unica raffica degna di nota (4 nodi) si è avuta quando ho aperto il telo del laser e ho fatto finta di armare. Qualcuno lassù mi prende per il culo. Pessimo!
il mio prode prodiere, colto nello spasmo supremo della lotta, l'essenza di questo sport
in tutto questo io e il prode abbiamo definito un po’ gli obiettivi della stagione, tenuto conto dei suoi e dei miei impegni. Ne esce fuori una stagione un po’ ridimensionata (del resto tra infortuni, maledizioni della prima luna e varie ed eventuali non mettiamo piede in barca da 150 giorni e passa, impensabile salire in barca e essere al top da subito), ma meglio fare poche cose bene, che sparare troppo alto senza esserne in grado.
Per cui l’obiettivo della stagione diventa il “modesto” campionato zonale, e magari andiamo a mettere il naso fuori casa nella seconda parte dell’anno. La conseguenza più diretta è che devo saltare questo interessante clinic perché la data si accavalla con la prima regata del campionato.
Decisioni sofferte, appunto.
Per cui l’obiettivo della stagione diventa il “modesto” campionato zonale, e magari andiamo a mettere il naso fuori casa nella seconda parte dell’anno. La conseguenza più diretta è che devo saltare questo interessante clinic perché la data si accavalla con la prima regata del campionato.
Decisioni sofferte, appunto.
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