mercoledì 17 luglio 2013

Italiano master (o quinta nazionale, dipende da quanti anni avete) – L’arrivo

il mio bozzolo lunatico, comodo e confortevole, prima che venga presso d'assalto dagli impuberi che giocano a nascond
Il viaggio in sé non offre spunti interessanti, per cui sorvoliamo. Anche il GRA ci concede un passaggio veloce, e non rimaniamo impantanati nelle calme equatoriali dell’ora di punta. Arriviamo al circolo non esattamente presto, diciamo all’imbrunire, per questo motivo ci limitiamo a sganciare il veliero dal mezzo trainante e verificare che ci sia un posticino-ino-ino per montare il mio campo base (per inciso non ho un piano di riserva, se posso piantare le tende qui bene , altrimenti non so proprio dove andare a sbattere, figuriamoci a dormire). Dopo una rapida consultazione, i santi paradiso dell’Ali6 riescono nel miracolo e ho un bel quadratino di prato tutto per me accanto ad un'altra quechua di qualche altro 470aro. Lancio la mia tenda autoesplodente, picchetto il picchettabile e butto tutto dentro. I dettagli dopo, ormai è tardi ed è ora di pappa.
Chiediamo un po’ in giro agli stessi santi di prima e alla fine torniamo al ristorante dove sono andato con Vincenzo e Giulia l’anno scorso, easy. Le stesse tovaglie a quadretti e lo stesso frittino, squadra che vince non si cambia: la cena è assai gradita, e ad un orario record delle 9:45 facciamo il bordo a rientrare: l’eurotimoniere mi scippa la macchina per andare nel suo loft a non so quante stelle, io come una lumachina mi infilo nel mio guscio color luna. Io dormo a 12 metri lineari dalla mia barca,  ed è questo quello che conta, son cose che un eurotimoniere non può capire. Mi basta gonfiare il letto e improvvisare un cuscino con lo zaino ed il gioco è fatto. Peccato che la nottata sia stata allietata da alcuni graditi e rumorosi eventi.
All’inizio c’è una falange di impuberi in età da velascuola che gioca a “nascond” tirando fino a tardi, nel sentirli nascono spontanee le seguenti riflessioni:
  1. ai miei tempi era nascondino…no comment
  2. in teoria è un gioco dove vinci se sei silenzioso come diabolik, allora perchè cazzo strillate?!
  3. la mia tenda NON è un nascondiglio, cazzo!

A seguire, quando quietati i bambinetti sembrava che ce la stessi per fare, arriva il vicino di tenda (che riconosco dalla voce , è il gran visir Canaccini), il quale scopre mestamente di avere il materassino sgonfietto (non proprio a terra ma neanche ipertrofico): che problema c’è! altrettanto mestamente prende il suo gonfia-gonfia a pedale e attacca a rigonfiare: il gonfia-gonfia è asmatico, un quarto d’ora di fiiii-huuuu fiiii-huuuuu condito da imprecazioni genovesi a mezza voce. Ma non è il caso di infierire, scoprirò il giorno dopo che ha praticamente dormito sui sassi e nonostante questo (o forse proprio per questo) alle 8 era in piedi e pronto a muovere.
Dopo questa disavventura materassinica, la mia nottata continua più o meno ininterrotta fatto salvo che lo zaino cuscinato non è esattamente comodissimo: forse dovevo cacciarci da dentro le scarpe, le bottiglia di birra artigianale e le altre cose puntute che sono stipate, tipo il flacone del liquido delle lenti.

Ma forse, eh.

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