giovedì 15 settembre 2011

Terza regata zonale 470

Questo giro di giostra a San Benedetto del Tronto, città famosa per avere il porto più labirintico del Mediterraneo.
“Scusi per il CNS?”
Dopo alcune peripezie che hanno messo a dura prova al signorina Tom tom arriviamo al circolo in questione, forse. Lasciamo la macchina e la barca in mezzo alla strada, entriamo e chiediamo:

NOI: salve siamo qui per la regata interzonale 470, 420 e snipe
SCONOSCIUTO: eh?
N: si guardi, la regata,
S: ma chi la organizza?
N (ormai senza speranze)…voi…

Alla fine scopriamo che il circolo ha la sede sociale, la sede operativa, la sede di rappresentanza e la vecchia sede, una in ogni angolo del creato. Raggiungiamo la giusta sede (La sede operativa per le regate in giorni feriali della sezione vela, da non confondere con la sede ecc ecc per i giorni festivi) e scarichiamo il vascello. Ci guardiamo attorno: siamo in 4 noi inclusi, Azzariti, e due francavillici. E poi ovviamente gli snipes e i 420.
Dopo tutte le operazioni di base, partiamo. Passiamo mezz’ora a studiare il campo di regata nel dettaglio, dal colore della sabbia al gradiente di temperatura dell’acqua e decidiamo di partire in Barca, facile, il vento DEVE fare il girasole, e già ora è buono in barca…Peccato che a trenta secondi il vento salta a sinistra di 20 gradi e continuerà a girare per tutta la prima prova, tanto che la seconda bolina è un bordo unico.
Quindi partiamo dietro ma dietro dietro. Se poi ci metti che pure Guido Ciuffo mi è entrato in barca appena dopo la partenza pure stavolta (ed ero mure a dritta: dovrò forse imbarcare un rottweiler da guardia?) la prima bolina ci siamo giocati tutto il bonus di vantaggio che potevamo avere. Ci mettiamo di buzzo buono per recuperare, e fortunatamente, visto che siamo gli unici del circondario a sapere cos’è uno spi (vuoi perché non c’è proprio a bordo o vuoi per ‘gnuranza manifesta) superiamo un bel po’ di gente durante i laschi: finiamo primi dei 470, ma nel mucchio di snipe e 420, che schifo!
Durante la pausa riflettiamo, analizziamo e decidiamo che non ci facciamo fregare di nuovo. Sistemiamo un po’ di cose a bordo, alcuni segretucci che molti snipers vorrebbero sapere…pagando, forse…
Seconda prova senza storia, partiamo in aria pulita DALLA PARTE GIUSTA e ci rimaniamo. Durante la seconda bolina si sbatruccola il vang e io rimango a testa bassa sulla deriva a improvvisare una riparazione con uno stoppo andante. Ci metto tutta la seconda bolina: in pratica la bolina migliore della giornata, testa a testa con Rodolfo e io ero come se in barca non ci fossi: le due cose saranno collegate? Mah… in effetti appena ho finito la mia riparazione mancavano ancora un po’ alla boa e l’eurotimoniere mi ha chiesto di smontare tutto e rimontare da capo che così andavamo così bene…
Riusciamo a chiudere primi assoluti, ma non è che esattamente siamo stati i migliori del mondo, Rodolfo è arrivato dietro di un metro e solo perché lui si è incasinato in boa. A voler essere onesti lui si è incasinato con due vele, noi abbiamo fatto tutto bene con tre…Parliamone di chi è più bravo, ok?

3 commenti:

  1. Mannaggia....se me lo avessi chiesto prima, ti avrei rivelato i segreti del bordeggio sanbenedettese............ :P

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  2. Mi pare di aver capito che hai già intuito da solo che in quelle acque non sempre si può contare sul fidato girasole....
    Poi in condizione di vento da (circa) greco, regatando a sud del porto (diciamo in zona circoli sulla spiaggia) mi è capitato spesso di trovare una certa corrente N-->S che aumenta spostandosi verso il largo e verso sud, quindi conviene spingersi bene paralleli alla costa prima di virare verso il largo....
    Quando si avvicina una perturbazione da ovest, si creano diversi canali e incanalamenti che possono far variare molto la direzione del vento: in questo caso è neìcessaria una strategia da vento oscillante e quindi cercare di individuare gli scarsi significativi e virarci rimanendo il più possibile in fase; allo stesso tempo ho notato che non conviene molto spostarsi verso terra alla ricerca dei maggior vento.

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