martedì 7 settembre 2010

L’abbastanza inatteso evento sociale, più sociale del precedente

Domenica c’è stata la seconda regata sociale dell’anno, un evento più unico che raro, ben 14 partenti. Io sono andato con il laserino, chè l’eurotimoniere era di servizio come giudice quasi unico et maximo sulla barca CdR.
Ho insegnato a tutti i convenuti come leggere il nome del mio laser scritto sulla poppa…ovvero io davanti e tutti gli altri dietro. In seguito a terra ho risposto alle domande dei giornalisti e ho accettato i complimenti della federazione e del CONI con la mia solita modestia, of course.
Questa foto è stata scattata per la copertina del Times, niente di che

scherzi a parte, si è fatta regata in tempi compensati con i numeri di Portsmouth, con due categorie: regatanti (classi olimpiche e/o gente che fa solitamente regate) e diportisti (gente che solitamente va a spasso).Venticello leggero leggero, sono stato tutto il tempo genuflesso. Campo vergognosamente buono sulla destra, e quindi…andiamo a destra. Tutti. In queste condizioni si corre contro il proprio tempo, quindi finire nei rifiuti di qualcuno e male, e rimanerci è malissimo. Sono partito in barca un po’ invischiato, c’erano un paio di tridentoni che mi hanno coperto e non ho potuto virare subiterrimo come avrei voluto. Quindi partenza brutta.
L’ostico tridente, la leggenda narra che abbia fatto quarto al giro del mondo del ’73, la Whitebread

Giro la boa di bolina terzo, dietro un tridente figo e un arcaico finn. Il finn me lo sono portato su per tutta la bolina, camminiamo praticamente uguale. Io sono entrato nelle tre lunghezze dalla lay di sinistra e devo cedere l’interno in boa. Di poppa io ho un po’ più di reattività sulle raffiche rispetto al tridente, che però ha un signor gennaker. Il finn perde terreno quando lo copro, ma poi ci rimane attaccato senza schiodarsi di un metro.
L’ostico finn, la leggenda narra che in famiglia abbiano fatto 13° alla traversata atlantica in solitaria nel 2009, la Solidaire du chocolat …ops, ma questa è vera…

Verso la fine della poppa provo a poggiare per superare il tridente (lui è sottovento), visto che lui non può poggiare o si ferma, io invece possiedo l’arma segreta: la strapoggia! Cerco così di cuccarmi l’interno. Il tridente a questo punto mi fa un regalo inspiegabile: orza, mi passa dietro la poppa, e poi si rimette in rotta. Poteva chiedermi acqua e non l’ha fatto…Io filo dritto in boa, interno e tanti saluti. Il finn è sempre lì da qualche parte.
L’ostico laser, la leggenda narra che abbia fatto il giro della diga foranea in solitaria e controvento
La seconda bolina saliamo insieme per un luuungo bordo mure a sinistra, il finn stringe un po’ di più e sale bene. A 40 metri dalla boa siamo quasi ingaggiati, lui sopravento. Se tiriamo avanti così in boa ci arriva prima di me, la forza scorre potente in lui. Vedo che la mia prua rinizia a salire e la lay si allontana…non cedo al lato oscuro della lay di dritta e viro, vado sinistra e lo costringo a poggiare dietro la mia poppa. Poi quando sono sulla lay di sinistra (che grazie allo scarso mi viene incontro) viro e passo la boa con 3-4 lunghezze di vantaggio. Insomma tattica da manuale, e la cosa ancora mi stupisce un po’…
Seconda poppa senza storia, il vento ha continuato a girare e quindi un bordo unico.
Chiudo primo assoluto in tempo reale, torniamo tutti a terra e aspettiamo i conti con le gambe sotto al tavolo. Alla fine io sono primo assoluto, il tridente secondo (e primo della categoria diportisti) il finn molto penalizzato dal coefficiente è solo 6°.
Ecco come ho festeggiato il mio assolutamente assoluto primo posto

Articolo ufficiale e classifica li trovate qui (quando verranno messi on line).
Le foto sono una courtesy del veteradial che per l’occasione faceva il posaboe.

2 commenti:

  1. bella impresa.......mancavano i piu' forti!!!!

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  2. be' si...si poteva intendere la sottile autoironia dalle didascalie delle foto e dall'abuso del termine "assoluto".
    troppo sottile?

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