Che poi a
dircela tutta domenica è stato un buon allenamento. Al timone tanto per cambiare,
Luca che non è mai stato al trapezio a prua. Ma luca è uno sveglio, fa il velista serio, è giovine e forte e
quindi ci mette relativamente poco ad imparare come stare fuori dignitosamente.
Insomma per
quelli che non sono del mestiere sembravamo una coppia ben rodata…ovviamente
no, però ci siamo divertiti. Quando plani ti diverti sempre, questa è la
verità.
La prima
parte della mattina se ne va via con la Giornata della sicurezza in mare, un
vento organizzato dalla LNI che
sicuramente non possiamo perdere. Lezione di meteorologia spicciola (bella
utile, tre –non 24- capisaldi da ricordare per capire cosa sta succedendo lassù),
a seguire Santa Messa (che io poco santamente salto a piè pari grazie agli dei
sono indifferente e impervio alle religioni del mondo). Ancor più a seguire, c’è
lezione sulla sicurezza dal Sottotenente Figo, quella rara specie di ufficiale
di marina bello, figo, in uniforme, di quelli che rende vera la leggenda del
fascino dell’uniforme. Peccato che la nostra nutrita schiera di pulzelle radial
sia fuori in regata, peggio per loro, potevano accasarsi…
Infine dopo
tutte queste mirabolanti avventure finalmente, il vero motivo per cui sono qui:
il buffet, dove mi faccio fuori tre spritz in apnea in un 1’e 8”: nuovo record regionale.
E mi sono
contenuto perchè dovevo andare in mare a breve: è prevista una veleggiata,
mettono fuori delle boe e ci divertiamo. Io sono un po’ in ritardo con l’armo
del mezzo, (gli spritz…) Luca è in ritardo perché deve studiare -lui- insomma
andiamo in mare che gli altri non si sa dove sono.
Andiamo in
mare che ci sono comunque delle boe, iniziamo a girarle, facciamo su e giù tra
boline e poppe così come dei cani randagi in campagna.
C’è un bel
vento e zero onda, si plana con una facilità mostruosa. Peccato che quelle boe
non erano lì per noi: è in corso una nonsoqualecaspitadi evento velico di dubbia
competitività riservato a barconaltura di varia estrazione. In pratica tutti
amici miei, e occhio e croce camminavo quanto loro. Molto ma molto figo, giro con loro, in certi momenti gli faccio da tappo e non è
che proprio sia agilissimo a togliermi dalle balle, ma chissene. In certi altri
subiamo degli incroci rocamboleschi, in certi altri salutiamo questo e quello. Siamo
persone socievoli noi!
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