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sembriamo quasi una Star dei poveri ;-) |
Giusto per non
farci mancare niente, tanto la tessera ce l’ho (visti i precedenti sanruffinici)…
e allora vengo ingaggiato da Rodolfo che non mette piede in barca da quel dì e
a sapere della regata sotto casa gli prudono un po’ le mani.
Facciamo sul
serio: un allenamento 2 giorni prima della regata (la prima uscita in barca
insieme, 3° volta in vasca da bagno per me nella vita, prima volta negli ultimi
2 anni per Rod) e vele del 2006-7.
Questo in
snipe è fare sul serio, purchè tu abbia una barca che cammina. Sono strasicuro
che da qualche parte negli archivi
vaticani ci sia il Gran Libro Segreto delle barche che camminano, completo di lista dei precedenti proprietari dai tempi di
Noè. Possederne una è garanzia di rispetto e di vittorie, nonchè di una certa
aura mistica che si può intravedere tangonando il fiocco controluce. Si narra
che alcune di esse vengono tramandate di padre in figlio, come le spade delle
casate nobili nel medioevo. Non è improbabile assistere in mare a scene del
genere:
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scusiiiii...ma quella era la barca di Armeniztov, il valente velista khazako successivamente imbarcato come controtailer nel team russo di coppa america dell' 87? cavolo è una barca che cammina! |
esterno giorno, due snipe che
incrociano di bolina, una delle due è una famosa barca che cammina:
Timoniere
Competitivo mure a dritta: ACQUAAAA!
Timoniere
proprietario di barca che cammina: eh? (non ci è abituato, va compreso)
TCMAD: Acqu…scusi,
ma quella non era forse la barca di “nome
di timoniere semisconosciuto ma fortissimo degli anni 80”?!
TPDBCC: si!
TCMAD:
complimenti, è una gran barca!
TPDBCC:
grazie, grazie, lei si che è un intenditore!
TCMAD: eh si,
qualcosina l’ho imparata anch’io…se la vende mi chiami, mi raccomando!
TPDBCC: volentieri,
ma non credo che avverrà presto, sa, ho due figli piccoli…
TCMAD: ah
beato lei…a per quel diritto di rotta, lasciamo perdere, siamo tra signori! e
poi con una barca del genere!
TPDMCC:
arrivederla e grazie
TCMAD: ancora
congratulazioni!
La verità è
che gli snipe vanno talmente piano che gli incroci durano una vita.
A quanto pare
la barca di Rodofo è nella lista, non proprio in cima ma comunque nella lista. In
due giorni ci hanno avvicinato regatanti, giudici, stazzatori, passanti e
semplici curiosi chiedendoci se fosse la barca di tal Bruni.
Grazie alla
barca che cammina, in regata facciamo due prove da genuflessione il sabato e tre
prove da cinghie la domenica.
Il sabato
genuflesso giriamo 8 e 7, c’è un onda morta residua che ci fa penare un po’ in
tutte le condizioni, bolina in particolare. A fine giornata siamo settesimi, ma
ci è capitato anche di girare qualche boa un po’ più su. Siamo convinti che si
potrebbe fare meglio, se solo riuscissimo ad imbroccare la prova giusta. La prova
giusta prevede una partenza da Matt Belcher, una velocità da Luca Devoti, una
tattica da Torben Grael e la fotogenicità di Veronica Fanciulli.
Aspetta e
spera.
Domenica l’aria
si mette sui 12-14 nodi, e ci tocca cinghiare.
Per tre
prove.
Per nove
boline.
Nessuna delle
tre è la prova giusta, alla fine giriamo 7-7-9:lì in mezzo è il nostro posto. Cinghiare
non è mai stato il mio forte, soprattutto da quando sono passato a prua e ho
iniziato ad allenarmi (si fa per dire) sull’agilità per il trapezio. Le malelingue
dicono che facessi finta di cinghiare. Le mie gambe dicono il contrario.
Dopo questa
dolorosa prestazione chiudiamo 8° a pari punti col 7°, migliorissimi tra i locals
e tenendo conto che i primi sei erano
gli equipaggi selezionati per il mondiale di classe…
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sta quasi surfando sul'onda. è un evento talmente raro in natura che merita di essere immortalato |
Si si, bello
bello, però ora basta scherzi e ridatemi trapezio e spinnaker.
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