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spatasciato sottovento per tutto il sacro die... |
Piove.
Piove ed è il
tema della giornata. Noi arriviamo di buon mattino, perché siamo intenzionati a
risolvere le nostre beghe con l’albero nuovo, o quantomeno a fare in modo che
sia settato a dovere per le condizioni previste (arietta soffice). Falliremo miseramente
o quasi in entrambi gli obiettivi, ma andiamo con ordine.
Per prima
cosa seghiamo un pezzetto di tacco del piede d’albero, dopo aver verificato che
è cosa umana e possibile interpellando al volo il primo Pitanti che passava di
lì. Ma neanche questo risolve, perché l’albero si appoggia con l’estruso sulla
rotaia. Ho capito il problema, ho ben chiara la tecnologia ma non ho i 6 milioni
di dollari per salvarlo: ci metterò mano un giorno, a casa.
Centriamo comunque
la barca attenendoci alla lettera alle indicazioni north, quasi fossero la
bibbia e noi dei fanatici cristiani ortodossi
In verità io
ti dico…fino a 11 nodi porterai 72 di rake e non oltre, figliuolo!
Tra una
centra e l’altra, tra un piovasco e l’altro aspettiamo e cazzeggiamo
cazzeggiamo e aspettiamo. La flotta è bella e variegata, e si intuisce l’altissimo
livello della competizione da piccoli dettagli come questo:
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i piedi della sig.na Provancha,
la dolce prodiera ‘mmericana in infradito con tre dita d’acqua in terra.
Geniale quanto la miglior Giovanna Micol dei tempi andati…
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per inciso
questa è la situazione:
alla fine nel
primo pomeriggio, con la pioggia in ritirata ci mandano fuori per fare il
nostro sporco lavoro, e portiamo a termine una sola prova fredda e lenta, in un
vento di scarsi 6 nodi.
Prima
procedura di partenza, si parte con la india, e ovviamente primo ripetitore. In
questa partenza ho visto come si dovrebbe fare, eravamo una lunghezza dietro Jo
e Polly (JOLLY!) a 5 secondi, e 3 lunghezze dietro 3 secondi dopo lo sparo. Un’
accelerazione pazzesca.
La partenza,
quella vera, ce la fanno fare con la nera e nonostante questo piovono BFD a
raffica. Noi regatiamo maluccio, non abbiamo una gran velocità. Di poppa ve
benino, di bolina no.
Finiamo nell’ordine
dei 40, salvati e nobilitati verso i 30 solo da tutte le nere che lo sceriffo
del CDR ha dato.
Poi, con
tanta buona volontà ci provano a farci fare una seconda prova, ma il vento ci
pianta lì, per fortuna un passante di buon cuore ci traina a terra dove
sistemiamo tutto e andiamo a morire in albergo…
Stay tuned
hai cambiato barca?
RispondiEliminasi, vVertigo è in vendita
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