martedì 11 giugno 2013

IV nazionale – L’arrivo

Ancora una volta a Formia, questa volta per la nazionale che precede l’Europeo assoluto (per inciso, il tipico campionato europeo con neozelandesi e malesi…). Io passo la settimana a preparare l’albero seminuovo e mai usato di Little wing, rimontare, cambiare i numeri sulle vele, coccolare e caricare. Arrivati al venerdì partiamo tranquilli e arriviamo altrettanto tranquilli sotto il diluvio universale intermittente. Ma dato che il detto diluvio è intermittente, tra un intermittenza e l’altra scarichiamo, in pratica 5 minuti ogni quarto d’ora di doccia. Barca zuppa, vele idem: si asciugheranno solo alcuni giorni dopo. Comunque sia in mezzo a questo disastro meteorologico armiamo e facciamo pure un po’ di messa a punto sull’albero nuovo, per scoprire con orrore che data l’anomala conformazione del piede tende irrispettosamente ad uscire dalla sua sede non appena sghindiamo: tragedia delle tragedie – bravo il deficiente che va in regata con le attrezzature mai provate prima.
Comunque in un modo o nell’altro riusciamo a fare la messa a punto da 0 a 15 nodi per un totale di n° assetti tre, da 75 a 72. Durante il processo ovviamente ci fracichiamo fino al midollo.
Ovviamente.
Alla fine, parzialmente soddisfatti (in definitiva, abbiamo barca centrata e pronta) ci ritiriamo verso l’albergo: Wow, hotel 4 stelle dei primi anni 90, in pieno stile parete a buccia d’arancia e mobili squadrati nero lucido…c’è anche una bellissima piscina dove riposarsi…se solo non fosse metà marzo, meteorologicamente parlando.

La cena è un argomento che risolviamo rapidamente grazie all’onnipresente ristorante cinese, dove scopro con interesse qual è la grande forza del modello di business orientale: mentre l’occidente offre il macdonald, il burger king e chi più ne ha più ne metta a farsi concorrenza sul libero mercato, i ristoranti cinesi si assomigliano tutti. Stesso menu, stesse pietanze,stessi prezzi, stesse cameriere taglia 36 alte come un hobbit. E neanche si conoscono tra di loro, i ristoranti dico. È una corporate company senza neanche saperlo, e noi - sapendolo - ci facciamo fuori la più classica delle anatre bambù e funghi. 
E poi a nanna presto che domani si regata e dobbiamo ancora risolvere la precarietà del nostro albero.

3 commenti:

  1. Little Wing??
    hai ribattezzato o mi sono perso il cambio di vascello?? :D
    p.s.: settimana prossima è l'ultima che sto "al sud", se vuoi sperimentare il lato legnoso della forza fammi sapere ;-)

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  2. Allora rincaro: anche in pausa pranzo o pre-cena, il mio numero lo hai ;)

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