Ancora una
volta a Formia, questa volta per la nazionale che precede l’Europeo assoluto (per
inciso, il tipico campionato europeo con neozelandesi e malesi…). Io passo la
settimana a preparare l’albero seminuovo e mai usato di Little wing, rimontare,
cambiare i numeri sulle vele, coccolare e caricare. Arrivati al venerdì
partiamo tranquilli e arriviamo altrettanto tranquilli sotto il diluvio universale
intermittente. Ma dato che il detto diluvio è intermittente, tra un
intermittenza e l’altra scarichiamo, in pratica 5 minuti ogni quarto d’ora di
doccia. Barca zuppa, vele idem: si asciugheranno solo alcuni giorni dopo. Comunque
sia in mezzo a questo disastro meteorologico armiamo e facciamo pure un po’ di
messa a punto sull’albero nuovo, per scoprire con orrore che data l’anomala
conformazione del piede tende irrispettosamente ad uscire dalla sua sede non
appena sghindiamo: tragedia delle tragedie – bravo il deficiente che va in
regata con le attrezzature mai provate prima.
Comunque in
un modo o nell’altro riusciamo a fare la messa a punto da 0 a 15 nodi per un
totale di n° assetti tre, da 75 a 72. Durante il processo ovviamente ci
fracichiamo fino al midollo.
Ovviamente.
Alla fine,
parzialmente soddisfatti (in definitiva, abbiamo barca centrata e pronta) ci
ritiriamo verso l’albergo: Wow, hotel 4 stelle dei primi anni 90, in pieno
stile parete a buccia d’arancia e mobili squadrati nero lucido…c’è anche una
bellissima piscina dove riposarsi…se solo non fosse metà marzo,
meteorologicamente parlando.
La cena è un
argomento che risolviamo rapidamente grazie all’onnipresente ristorante cinese, dove scopro con interesse qual è la grande forza del modello di business
orientale: mentre l’occidente offre il macdonald, il burger king e chi più ne
ha più ne metta a farsi concorrenza sul libero mercato, i ristoranti cinesi si
assomigliano tutti. Stesso menu, stesse pietanze,stessi prezzi, stesse cameriere taglia 36 alte come un hobbit. E neanche si
conoscono tra di loro, i ristoranti dico. È una corporate company senza neanche saperlo, e noi - sapendolo - ci facciamo fuori la più classica delle anatre bambù e funghi.
E poi a
nanna presto che domani si regata e dobbiamo ancora risolvere la precarietà del
nostro albero.
Little Wing??
RispondiEliminahai ribattezzato o mi sono perso il cambio di vascello?? :D
p.s.: settimana prossima è l'ultima che sto "al sud", se vuoi sperimentare il lato legnoso della forza fammi sapere ;-)
tempted...
RispondiEliminaAllora rincaro: anche in pausa pranzo o pre-cena, il mio numero lo hai ;)
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