La socialità di questa regata (pardon, veleggiata) è la
prima cosa che è saltata all'occhio: tante ma tante barche e barchette, un paio
di F18 (i catamarani non gli aerei) venuti dal nord, un botto di barche scuola
in acqua con equipaggi più o meno improbabili e familiari: com'è giusto che
sia, in una bella domenica di fine estate.
veniamo alla parte tecnica: sabato sera sono andato ad
un matrimonio in cui pure la bomboniera era una bottiglia di vino, fate voi il
resto. sono rientrato alla base alle 3:15, dalla base al letto ci ho messo un
altri tre quarti d'ora buoni per togliermi le lenti a contatto.
Sabato a pranzo invece sono uscito con KCS: allenamento
al trapezietto con gli snipes, 2 ore tonde tonde, acido lattico ai vertici
storici. oltre ai quadricipiti di legno ho guadagnato la consapevolezza che di
poppa non tengo il passo dei maledetti scaldabagno, ho provato sia
scendendo alla laser maniera sia stando alto, ma non ho avuto risultati
apprezzabili.
Domenica mattina l’acido lattico-alcolico presenta il
conto dopo sole 4 ore di sonno, e nonostante tutto andiamo in acqua puntuali,
in 5 nodi a essere gentili.
Il percorso è stato accuratamente disegnato per essere
una corsa di cavalli di circa un ora, che è una veleggiata ‘ngurante e quindi
meno si manovra meglio è. In pratica è un bastone al traverso/bolina larga. La partenza
è la solita ma a 5-2-1 io prendo i 2 e mi piazzo in boa…non sarebbe neanche
tanto male se non finissi coperto da Pino, e siccome è una corsa di cavalli e
virare non se ne parla, e siccome ci sono 5 nodi e siccome sto smaltendo la
sbornia, mi tengo sta copertura maledetta per tutta la prima bolina. Giro la
prima boa terzo dei monoscafi dietro due snipes e dietro due fulmini di F18 (i
cat, non gli aerei) che manco abbiamo visto partire, viaggiano veloce come
degli F18 (gli aerei, non i cat).
Per intercessione divina, e per corrente e per salti di
vento opportuni durante la prima poppa che poi è un ‘altra bolinona riesco 1)
ad agganciarmi, 2) a passare da sottovento i maledetti snipes. Alla fine di un altro giro in cui allungo un altro po’ riesco a chiudere primo dei monoscafi,
mettendo dietro anche un HC16 con gennaker, che forse era l’unico mezzo un po’
prestazionale del gruppo (tenuto conto che non c’erano virate da fare).
Dato che è
presto e dato che ormai sono in acqua e prima di pranzo dobbiamo aspettare l’arrivo
del dinghy 12, tanto vale che mi faccio due virate al trapezietto….e di nuovo
le gambe urlano pietà, che io non concedo loro: ci ho messo una settimana a costruire i cip&ciop, ora devo ammortizzare l'investimento con più virate possibili!
Risultato finale 1°
in reale dei monoscafi, 8° overall in compensato. Gli snipe tutti avanti, uff.
Forza Corrado!
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