Dopo i
saltellanti allenamenti piovosi dei giorni prima, si apre il campionato con una
pigra attesa. La perturbazione dei giorni scorsi ha un po’ rimescolato le carte
e la termica fatica ad entrare, le temperature non sono ideali. Alla fine,
verso le 15:30 si inizia a muovere: qualcosa i ben informati locals si
orientano tutti col naso all’insù verso il Castello di Bracciano.
Usciamo, e
subito capiamo che io e la timoniera facciamo vela in modo diverso, non
diversissimo, diverso come può essere la Oxford di Lyra Belacqua dalla Oxford
di Will Parry.
Queste
sottili differenze ci portano a non essere proprio brillantissimi: la prima
regata per dire, in mezzo ad una poppa serratissima in lotta tra 3 barche, io
chiamo il tempo per l’ammainata e lei scappa via pensando che stessimo per
esplodere/morire , perdendo interno, ingaggio e posizioni. Semplicemente non si
aspettava che il prodiere parlasse per chiamare l’ammainata e si è preoccupata
pensando ad un problema(resta poi da capire perché scappare via da un posizione
di vantaggio se anche hai un problema…mah).
Cose così,
semplicemente ogni tanto non ci capiamo.
In questa
termica un po’ avara riusciamo a fare due prove su tre qualche bel duello di
poppa e delle boline decenti, considerato anche che io me le faccio per il 70%
del tempo con le ginocchia in bocca.
I percorsi
sono abbastanza statici, il vento e quello e non c’è molto da inventarsi: di
bolina si può anche bordeggiare a fantasia, di poppa è praticamente un bordo
obbligato (anche perchè i FJ in effetti poggia un bel po’)
Secondo
giorno abbastanza uguale al primo, in acqua tardi, e facciamo due prove: due
sesti, siamo ben più vicini ai primi ma le seconde boline di solito ci
bastonano. Stiamo iniziando a carburare, senza dubbio. Purtroppo uno dei due
sesti è un OCS, bella fregatura.
In generale
giriamo tra le boe tra la quinta e la settima, e chiudiamo sesti, con una certa
regolarità.
Terzo giorno
invece è disastroso. Sembra esserci più vento, ma è solo una parvenza, è solo
più rafficato e irregolare. Noi facciamo due prove difficili, con delle
prime boline in salita e delle poppa nella media, ma il vero problema è che non
riusciamo a trovare un assetto decente: a trapezio è troppo, in barca troppo
poco, trapezietto va bene a tratti ma copro la visuale…
Insomma andiamo
in giro in assetto variabile e incostante
e la velocità ne risente.
Risultato perdiamo2
posizioni in classifica generale il 2 prove, ma siamo in buona compagnia, la
testa della classifica vede cambiamenti importanti negli proprio in queste
ultime prove.
Alla fine
chiudiamo noni di 19, a metà.
È stata una
bella regata, di quelle che passi in mezzo alla flotta e ti diverti per questo.
Lo rifarei? Si certo. Se capita l’occasione lo rifarò? non lo so, veramente non
ci entro in barca!
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